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Questa mattina, in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo Patrono della Polizia di Stato, è stata celebrata una Santa Messa nella Basilica di San Bartolomeo nel capoluogo.

La funzione religiosa, officiata dal Vicario Generale della Diocesi Mons. Francesco Iampietro e concelebrata dal cappellano della Polizia di Stato Don Giancarlo D’Ambrosio, ha visto la partecipazione, oltre al personale della Polizia di Stato, dei familiari delle vittime del dovere, di numerose autorità civili e militari, di rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.  

Al termine della celebrazione, il Questore Giovanni Trabunella, dopo aver salutato e ringraziato i presenti per la partecipazione, ha manifestato la propria gratitudine agli appartenenti alla Polizia di Stato in servizio sul territorio che con il loro quotidiano lavoro costituiscono un saldo punto di riferimento per la collettività, invocando San Michele Arcangelo affinché il loro operato sia ispirato a saldi valori etici e morali per far prevalere sempre la verità, l’umiltà e l’umanità.  

Nel ricordare la necessità di distinguere sempre il bene dal male e di ispirarsi alle virtù della prudenza, giustizia, fortezza e temperanza, il Questore ha voluto concludere il suo intervento citando un passo dello scrittore Corrado Alvarola disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”.