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Quale migliore opportunità di Urban Nature, la festa della natura in città, per lanciare un allarme. “Napoli – affermano gli organizzatori – ha bisogno di verde curato per il nostro benessere e la nostra sicurezza”. Quest’anno (domani ore 10), il Wwf Napoli ha scelto come location di Urban Nature il Parco Agricolo Didattico ‘Carmine Minopoli’, nel quartiere Vomero. Lo spazio dell’ex gasometro è frutto di un importante progetto di riqualificazione dell’associazione ambientalista, attuato dal Comune di Napoli. Negli obiettivi dovrebbe essere un’oasi verde nel cuore della città, simbolo di sostenibilità e recupero ambientale. Ma ad un anno dall’apertura, il clima è di delusione. Il Wwf parla infatti di “parco sospeso”. “È stato realizzato il mero “involucro” del progetto – sostengono gli ambientalisti -, a tutt’oggi “svuotato” di strutture essenziali allo svolgimento della funzione agricola- didattica per cui è stato concepito”.

Nel tempo, problemi di vario tipo lo hanno privato della palazzina liberty e della campana gasometrica, ritenute “essenziali alle finalità del progetto”. In aggiunta, il Wwf denuncia: “L’area, in questo anno non ha visto la realizzazione degli orti urbani, del recupero delle coltivazioni collinari, della parte didattica e di gioco dedicata ai bambini, della zona fitness, né dei reimpianti delle alberature previste”. Insomma, le critiche abbondano. “È da segnalare, inoltre – aggiunge l’associazione -, che in assenza di un regolamento adatto alle sue caratteristiche molto speciali, un’area destinata alla coltivazione, viene attualmente usata da proprietari di cani, come se fosse un’area sgambettamento, ma senza alcuna delimitazione e in promiscuità non regolata”. Ben altre erano le attese dei fautori, alla vigilia del taglio di nastro. Il modello del Parco Minopoli dovrebbe mettere al centro la partecipazione dei cittadini e la nozione di responsabilità condivisa del patrimonio pubblico. Su questo obiettivo il Wwf, con l’adesione di altre associazioni, ha consegnato all’amministrazione comunale una proposta di gestione del Parco. L’idea prevede la costituzione di un Comitato tecnico scientifico. Non si sa cosa ne sia stato, ma secondo gli ambientalisti si è “arenata per cause burocratiche”.

Ci preoccupa – dice Livia Barbareschi, educatrice del Wwf – il destino del prezioso ‘ecosistema orto arborato flegreo’ che necessita di più assidui e mirati interventi di manutenzione e cura”. Con la festa della natura si intende quindi rilanciare la completa attuazione del progetto, e la definizione di un piano di gestione. Ma il Parco Minopoli assurge anche a simbolo. Nel giudizio delle associazioni, è un emblema del verde pubblico cittadino. “Urban Nature – spiega Francesco Marino, presidente del Wwf Napoli – vuole essere proprio l’occasione per parlare delle condizioni del verde a Napoli che destano troppe preoccupazioni per le condizioni di vetustà e precarietà delle alberature stradali, per la condizione dei parchi, e per la difficoltà di arrivare ad un cronoprogramma affidabile di cura e manutenzione”. Come si vede, i motivi di scontento non sono pochi. Gli attivisti ricordano la presentazione di un manifesto del verde. Era il 2017, in carica c’era l’amministrazione de Magistris. Il documento evidenziava i problemi da affrontare e le proposte. “Nel 2019 fu consegnata al Comune una bozza di Regolamento del verde, – si rammenta – si è continuato a chiedere, senza esito positivo, l’istituzione di una Consulta”. L’organismo è previsto nelle Linee Guida per la Gestione del Verde Urbano del Ministero dell’Ambiente. Anche di questo si discuterà domani al Parco Minopoli. Ma non mancheranno spettacoli, giochi per bambini, dimostrazioni e didattica.