“Ho la passione per il calcio da tavolo dal 2017, preferisco questo ai videogame, perché mi piace guardare in faccia l’avversario e l’ho fatto anche alla finale dei Mondiali che ho vinto in Inghilterra”. Così Francesco Manfredelli racconta l’avventura che lo ha portato al titolo di campione del mondo del calcio da tavolo Under 16 nei Mondiali che si sono giocati nei giorni scorsi a Tunbridge Wells, la cittadina inglese dove venne inventato 75 anni fa il Subbuteo, il noto calcio da tavolo che ha stregato diverse generazioni di ragazzi.
Un’avventura indimenticabile per il giovane di Napoli che ha battuto 5-0 nella finale il connazionale Nicolò Colossi: “E’ stata una partita più difficile di quanto dica il risultato – spiega Manfredelli -. Il primo tempo è finito 0-0, funzionavano le difese, la tattica. Poi subito dopo l’inizio del secondo tempo mi sono sbloccato e ho trovato il gol del vantaggio, a quel punto la partita si è messa in discesa con l’avversario che ha cominciato a sbilanciarsi e io ho avuto maggiori spazi per il contropiede, segnando gli altri gol e vincendo”.
Una finale perfetta per il ragazzo napoletano, che studia al liceo scientifico, appassionato già da tempo del calcio da tavolo, evoluzione contemporanea del Subbuteo che ancora oggi è diffuso tra i ragazzi: “La differenza – spiega il neo campione del mondo – del calcio da tavolo dal Subbuteo è l’evoluzione dei materiali, in particolare le basi degli omini calciatori che sono più piatte, garantendo loro maggiore equilibrio, e avvicinandolo così al calcio reale. Si gioca il calcio da tavolo dal ’94 quando ci furono i primi Mondiali. Io ho conosciuto questo gioco nel 2017, quando vidi al tg un pezzo su un torneo che si faceva a Napoli. Mi hanno portato a vederlo e conobbi Massimo Bolognino, considerato il ‘Maradona del Subbuteo’, che ci ha parlato della scuola di ragazzini a Fuorigrotta. Cominciai a frequentarla e da lì ho cominciato a giocare i tornei regionali e italiani”.
Per l’approdo alla nazionale il passo è stato breve: “Ho giocato già un Mondiale e due Europei – spiega – è emozionante stare in nazionale e questi mondiali in Gran Bretagna sono indimenticabili. E’ la cittadina dove inventarono il Subbuteo, siamo stati anche a visitare il museo di un gioco nato 75 anni fa ma che ha conservato il suo fascino”. Successo al calcio da tavolo ma anche passione per il calcio vero: “Sono super tifoso del Napoli – dice il giovane – ho fatto anche la foto con la Coppa del Mondo vinta indossando la maglietta azzurra. E sarebbe un sogno per me poter incontrare i miei idoli del Napoli per festeggiare con loro questo Mondiale vinto”.