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“Con l’approvazione della nostra mozione oggi in Consiglio regionale finalmente garantiamo una maggiore giustizia sociale e una migliore qualità della vita a tanti lavoratori campani. La nostra proposta garantirà, per tutte le procedure di gara che vedano direttamente quali stazioni appaltanti Giunta regionale e Consiglio regionale della Campania, la previsione per i contratti indicati di un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora. La mozione prevede l’applicazione al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni, del contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta, stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, fatti salvi i trattamenti di miglior favore. Giunta e Consiglio dovranno inoltre promuovere l’applicazione di questo principio presso i propri organi strumentali e le proprie società partecipate e effettuare una ricognizione di tutti i contratti in essere stipulati a partire dall’anno 2022, verificando le condizioni applicate sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista normativo al fine di poter definire azioni conseguenti”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, proponente della mozione approvata oggi in Consiglio regionale.

“Il governo Meloni ha deciso di dire no al Salario minimo, che farebbe aumentare le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratori, soprattutto giovani e donne nel nostro Paese. Oggi, finalmente, la Regione Campania si allinea ad altre città e regioni d’Italia istituendo un salario minimo orario di 9 euro l’ora per i lavoratori impiegati negli appalti pubblici”.