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La crisi idrica che sta colpendo la città di Benevento sfocia in uno scontro politico istituzionale tra il sindaco del capoluogo sannita Clemente Mastella e la collega di Campobasso Marialuisa Forte, espressione di una coalizione che si rifà al campo largo.
Sono semplicemente basito dalle dichiarazioni della sindaca di sinistra della città di Campobasso Marialuisa Forte. La richiesta di ridurre il flusso idrico verso la città di Benevento – scrive Mastella in una nota – è un affronto, un vero e proprio sfregio alla cultura istituzionale: la prima lettera dell’alfabeto costituzionale, istituzionale e politico è la solidarietà tra i territori insieme al dialogo tra istituzioni: temo a questo punto che la sindaca non conosca l’abc della politica e della grammatica istituzionale”.
L’acqua – dice Mastella – è un bene primario e non è proprietà di nessuno: né della sindaca di Campobasso, né di nessun altro sindaco. Ma davvero Forte pensa che la soluzione a questo devastante e diffuso problema della scarsità idrica, che si vive in tutto il Mezzogiorno, sia la guerra dell’acqua tra le città e le Regioni? Davvero vuole giocare a soffiare le pedine ad altri, come in un gioco per l’infanzia? I trasferimenti idrici interregionali si basano sull’elementare principio di unità del Paese per un vincolo di natura morale e giuridica, come l’Irpinia con la Puglia ha fatto da sempre”.
“Leggo che la sindaca sia espressione di una coalizione Pd- 5Stelle -Avs: non vorrei – conclude Mastella – che la cultura massimalista di certa sinistra, di cui vedo tratti preponderanti anche qui a Benevento e che è sempre propensa al conflitto istituzionale e al muro contro muro, prenda il sopravvento: sarebbe un disastro politico, anzitutto per il Pd”.