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La storia cambia alle 7.05, non dimenticherà più questa giornata Saviano, comune di 15mila anime dell’area nolana. Un boato squarcia il torpore di una domenica mattina qualsiasi. Un’esplosione devasta una palazzina di due piani, distruggendo un’intera famiglia. Sono morti due bambini e la loro la mamma. Feriti un altro fratellino e il padre, l’uomo in modo grave. In serata, all’appello manca ancora la nonna. “Ero in casa quando ho sentito il boato, ho pensato ai fuochi pirotecnici di qualche festa patronale” dichiara il sindaco Vincenzo Simonelli. “Ma dopo una decina di minuti – aggiunge – mi ha chiamato il maresciallo dei carabinieri per informarmi dell’accaduto. Sono senza parole”.

L’edificio di contrada Masseria Carlona, a poca distanza dal centro, è ridotto a un cumulo di macerie. Orrenda la scena agli occhi dei primi soccorritori. Una fuga di gas è l’ipotesi più accreditata. Sulla vicenda indaga la procura di Nola, sul posto c’era il procuratore capo Marco Del Gaudio. Per Antonio Zotto, 40 anni, doveva essere una domenica come le altre. Il capofamiglia è un salumiere, e si accingeva ad uscire. Stava per andare al lavoro in un supermercato della zona. Era in bagno quando è implosa la palazzina, travolgendo lui, sua moglie Vincenza Spadafora, 41 anni, ed i loro tre bambini. Niente da fare per Autilia Pia di 4 anni e Giuseppe, 6 anni. Ricoverato all’ospedale Santobono il più piccolo, Gennaro di 2 anni. Investita dal crollo anche Autilia Ambrosino, 79enne madre di Antonio: abitava al piano superiore.

Vincenza, casalinga, si sarebbe alzata poco dopo il marito. Doveva preparare prima la colazione ai bambini, e poi il pranzo domenicale. Lo avrebbero consumato tutti insieme, al rientro di Antonio dal lavoro. “Una famiglia di onesti lavoratori, sempre molto rispettosa ed educata, buona” ricorda il sindaco. La tragedia scuote il Paese. Esprime cordoglio Ignazio La Russa, presidente del Senato. Di “straziante dolore” parla Lorenzo Fontana, presidente della Camera.