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Castelvetere in Val Fortore ha celebrato il 70° anniversario della costituzione della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità civili – fra cui il senatore Domenico Matera, il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina e numerosi sindaci dei paesi vicini – autorità militari e religiose ed una delegazione proveniente dal gemellato comune di Wehr, in Germania, ove è folta la presenza di molti emigranti provenienti del centro fortorino, capeggiata dal Sindaco Michael Thayer.

La significativa manifestazione ha voluto ricordare i 70 anni dell’istituzione della sezione, oggi sottosezione facente capo a quella di San Bartolomeo in Galdo. Una delle più antiche d’Italia, costituita nel 1954 da dieci soci fondatori che avevano da poco terminato il servizio attivo nell’Arma dei Carabinieri in un periodo particolarmente difficile per l’Italia, a cavallo della seconda guerra mondiale.

La cerimonia si è aperta con la deposizione di un omaggio floreale presso il monumento al tenente d’artiglieria del Regio Esercito Samuele Monaco, originario del posto, caduto eroicamente in battaglia sul Carso il 22 ottobre 1915 ed insignito della medaglia d’argento al valor militare.

Un corteo guidato dalla Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania in grande uniforme e composto dai bambini delle scuole locali che sventolavano bandierine tricolori, dai gonfaloni dei comuni, dalle bandiere delle associazioni combattentistiche e dell’ANC, dalle autorità, dai carabinieri in servizio ed in congedo e da tante persone, ha proseguito lungo il corso centrale del paese, addobbato a festa, alla volta di Piazza dei Martiri, ove sono stati resi gli onori e deposta una corona d’alloro presso il monumento ai caduti di tutte le guerre. Il momento è stato reso ancor più toccante dalla magistrale esecuzione del silenzio e dell’inno nazionale a cura della Fanfara, alla sua prima esibizione a Castelvetere in Val Fortore.

È stata quindi celebrata la santa messa dal cappellano militare del comando provinciale dei carabinieri di Benevento, don Salvatore Varvallo e dal parroco locale, don Gianluca Spagnuolo, che si è conclusa con la recita della preghiera del carabiniere, emozionante invocazione alla Virgo Fidelis, protettrice dei militari dell’Arma.

Dopo la cerimonia religiosa ci sono stati i saluti di benvenuto del sindaco di Castelvetere in Val Fortore, Gianfranco Mottola e del presidente della sezione ANC di San Bartolomeo in Galdo, maresciallo maggiore Donato Ferraro, seguiti dalla lettura di una breve sintesi della storia della sezione e dalla consegna di targhe-ricordo ai congiunti dei soci fondatori che non sono più fra noi, ai quali è stato anche fatto omaggio di un libretto contenente foto e notizie sui loro cari, cercate e raccolte con cura certosina.

Particolarmente toccante è stato il momento in cui sono stati pronunciati i nomi dei soci fondatori della sezione, accompagnati da un’incontenibile commozione negli occhi dei loro congiunti: vice brigadiere Nicola Basilone, carabiniere Antonio Bibbò, carabiniere Michele Bibbò, carabiniere Francesco Paolo Colella, carabiniere Giovanni Giantomasi, carabinieri Salvatore Iarossi del 1901 e del 1921, carabiniere Antonio Tambascia e carabiniere Antonio Todaro.

Due targhe-ricordo sono state inoltre tributate al primo presidente della sezione ANC di Castelvetere in Val Fortore, carabiniere Giuseppe Finelli, emigrato negli Stati Uniti d’America ed al carabiniere Antonio Circelli, presente all’evento, socio dal 1964 ed ultimo presidente della sezione dal 1975 al 2017.

A conclusione della manifestazione ci sono stati i saluti ed i ringraziamenti del comandante provinciale dei carabinieri di Benevento, colonnello Enrico Calandro e del coordinatore provinciale dell’ANC, generale di brigata Antonio Perrone, seguiti da una breve ed intensa esibizione della Fanfara, che ha incantato una nutrita platea, composta da tante persone accorse per l’occasione e da tanti cittadini del centro fortorino, che hanno fattivamente collaborato per rendere possibile l’evento e dargli il giusto rilievo e che sono gioiosamente esplosi in applausi scroscianti e sorrisi.