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“Il mercato è stato complicato e viziato dalla condizione di Osimhen o da altre uscite che finanziassero altre entrate. Poi grazie alla lungimiranza del presidente De Laurentiis siamo arrivati agli obiettivi che ci eravamo prefissati. E’ stato un mercato nuovo con dinamiche diverse. Ora speriamo che il campo ci dia ragione”. Lo ha detto il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna che a Radio Crc ha parlato della sua prima esperienza come ds di un top club in una estate difficile. “La situazione di Osimhen – ha detto – ci ha condizionato. Non voleva giocare più per il Napoli e voleva fortemente andare via. All’inizio non c’erano le condizioni per la cessione. A quel punto però ci mancava un attaccante oltre a Simeone e Raspadori, che rispettasse le esigenze tecniche dell’allenatore. Così abbiamo accelerato per Lukaku. Su Osimhen poi c’è stata l’opportunità con il Galatasaray che si è rivolto a noi appena finita la sessione estiva in Italia. All’inizio non eravamo apertissimi perché già di prestito si era parlato con altre squadre, poi parlando col giocatore abbiamo trovato una quadra e la situazione è stata appagante per tutti. E’ chiaro che noi volevamo venderlo”. Manna parla anche degli scozzesi McTominay e Gilmour, arrivati nelle ultime ore di mercato: “McTominay voleva Napoli – ha detto – e se un giocatore dello United che fa 10 gol vuole venire a Napoli nonostante altre opportunità dobbiamo essere orgogliosi. E’ un’operazione che parte da inizio giugno quando ci sono stati i primi contatti con l’agente ma non pensavo potessimo arrivare a chiudere l’operazione. Poi strada facendo i rapporti li abbiamo mantenuti fino a quando ci siamo seduti con lo United e abbiamo chiuso, forti della volontà del giocatore”. Per quanto riguarda Gilmour “è stato invece il primo centrocampista trattato e definito. Era fatta già a luglio, poi ci sono dinamiche di mercato che rallentano questi trasferimenti, il Brighton doveva comprare il sostituto, ma siamo sempre rimasti in contatto. Quando la situazione sembrava sbloccata, si blocca di nuovo per l’infortunio del sostituto di Gilmour al Brighton che a quel punto voleva venderlo a gennaio. Ma Gilmour voleva Napoli e in modo corretto ha fatto prevalere col Brighton la sua volontà e così il presidente ci ha dato l’ok per chiudere. In mezza giornata abbiamo chiuso tutto, era già tutto pronto”.

“Napoli e Juventus sono due realtà diverse. Una città più asettica, un’altra più passionale. Domani mi auguro di vedere una bella partita” ha aggiunto Manna. Il ds del Napoli ha parlato della sua esperienza personale di dirigente cresciuto alla Juventus e poi questa estate diventato ds del club azzurro: “Napoli per me – ha detto – non è un passaggio, per me è un orgoglio essere qui. L’affetto delle persone è unico. Noi stiamo facendo un bel percorso, ma affrontiamo una squadra costruita storicamente per vincere, ce l’hanno nel dna da Boniperti in poi. Arrivano da zero gol subiti, c’è un progetto nuovo, coesione, troveremo una squadra forte che ha vinto in Champions con merito. Dovremo essere attenti, concentrati. Sarà la tappa di un percorso, perché noi non guardiamo a loro e a nessun altro avversario, facciamo una corsa da soli. Arriviamo da un campionato complicato, dobbiamo solo lavorare”. Manna ha parlato anche dell’anno per il Napoli fuori dall’Europa: “Ho visto le italiane in Champions – spiega – anche se per noi vedere queste gare è complicato, perché siamo fuori dalla Champions. Vogliamo tornarci l’anno prossimo. Abbiamo lavorato nel mercato di questa estate e nella storia recente del Napoli ricordo grandi calciatori, oltre Osimhen o Kvara: a Napoli ha giocato Higuain, uno dei più grandi attaccanti degli ultimi anni. Forse lo scudetto all’esterno ha dato un’immagine ancora più forte del Napoli. Ora vogliamo migliorare mantenendo i nostri equilibri. E’ bello vedere la gente felice quando arrivano determinati calciatori”.