Tempo di lettura: 5 minuti
Si può fare, si può evitare la ‘distruzione’ della Scuola Media “Federico Torre” di Benevento. 
Ne sono convinti in molti, tutti coloro che si oppongono alla attuale strategia attuale dell’amministrazione comunale che vuole abbattere lo storico Istituto scolastico, quello che conta più iscritti in città, e che si sono riuniti oggi pomeriggio ai Cappuccini per una assemblea finalizzata a trovare una risposta comune.
Altrabenevento, Comitato “Salviamo la Torre”, Comitato di Quartiere Mellusi, Civico 22, Lega, Movimento 5 Stelle e comuni cittadini hanno elaborato in pubblico una proposta concreta da sottoporre a pubblico dibattito.Tra gli aderenti anche Codacons e consiglieri di opposizione che hanno prodotto l’interrogazione sulla mancata variante urbanistica. Si punta ad uscire da un impasse tecnico-amministrativo e finanziario sul progetto di abbattimento e ricostruzione della Scuola Media mentre sono in corso solo piccoli lavori di rimozione degli infissi ma non è stato ancora  installato il cantiere e si registrano già sei mesi di ritardo sul cronoprogramma accusano dal Comitato .
Qual è in concreto la proposta che si contrappone al programma dell’Amministrazione (che lo ricordiamo è esecutivo ed è anche finanziato e, appunto, in corso di esecuzione)? 
Si vuole innanzitutto una riduzione della volumetria: sulla parte destra di via Marmorale si vuole istituire  la scuola elementare, la palestra e gli uffici. Si punta a lasciare la facciata della Torre così com’è a ragione del suo valore storico. Ma il tutto deve partire da un abbattimento delle volumetrie che l’Amministrazione comunale vuole realizzare: questa riduzione è il vero e proprio elemento dirimente.

In sostanza, tutto l’intervento potrebbe essere realizzato dove oggi insiste la “vecchia” Torre, mentre dove ora insiste la vicinissima Scuola Elementare “Nicola Sala” dovrebbe sorgere un parco pubblico al servizio dei cittadini e del quartiere. 

La proposta dovrebbe ovviamente essere esaminata dagli organi di governo del Comune che, tuttavia, hanno più volte detto e affermato o comunque dato la forte sensazione, di non voler ascoltare proposte alternative. Una proposta che ora dovrà essere esaminata dal Comune che peró ha anche più volte dato l’impressione di non voler ascoltare proposte alternative.
C’è da attendere il verdetto del Ministero che dovrà decidere se il finanziamento, con i criteri dati, sia stato concesso nel rispetto delle norme e dei requisiti prescritti: sul punto si starebbe spendendo in particolare la Lega locale, visto che il Ministro è per l’appunto il leader Matteo Salvini. Si vedrà.

I due consiglieri comunali di Civico 22, Angelo Moretti e Giovanna Megna, hanno attaccato l’amministrazione comunale e Moretti ha sottolineato la contraddittorietà dei lavori di abbattimento alla Scuola Torre nell’immediato, rispetto al destino sempre nell’immediato del plesso Nicola Sala.

La presidente del Comitato “Salviamo la Torre-Sala”,  Paola Caruso, ha spiegato: “Temiamo che si verifichi solo un accumulo di macerie senza possibilità poi di ricostruire per le tante mancanze di questo progetto. Non si può abbattere una scuola che rappresenta il fulcro dove si è costruito il quartiere. Senza quella scuola non ci sarebbe il quartiere”.

Il Comitato auspica un dialogo con l’amministrazione, ma con poche speranze: “Temo che qualunque proposta non trovi riscontro. Non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire” .

Il Presidente di AltraBenevento, Gabriele Corona, ha dal canto suo dichiarato: “Il Ministero e il Comune hanno effettuato una serie di pasticci. Il Ministero ha concesso due punti in più e quindi Benevento è stata ammessa al finanziamento al posto di Grazzanise, il Comune di Benevento a sua volta ha commesso una serie di errori ma il più grosso riteniamo sia quello di carattere urbanistico. Il Comune ha approvato lo stesso il progetto, non ha corretto l’errore facendo ulteriori danni. Si deve ridurre la volumetria, l’abbattimento può non essere totale. Speriamo accetteranno questa proposta ragionevole che risolverebbe gli errori commessi dal Comune altrimenti si assumeranno le proprie responsabilità. Infatti continueranno nell’abbattere la scuola senza avere i tempi per ricostruirla. Oppure correre il rischio che il Ministero possa togliere il finanziamento – cosa probabile”.

Per il Movimento 5 Stelle è  intervenuta Danila De Lucia che, con il coinvolgimento del deputato Agostino Santillo, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare: “L’atto pone un interrogativo al Ministro dell’istruzione: è in corso una verifica sull’abbattimento della scuola che riteniamo sia strategica in un quartiere che ha necessità di snellire la mobilità e non di complicare la questione? Pensare che ci possa essere una strada chiusa quale Via Marmorale per alcuni anni è assurdo: non credo che si concluderà entro il periodo previsto. Aspettiamo di sapere dal Ministro se è in corso  una verifica o meno di quanto stia accadendo”. 

Per la Lega intervenuto Luigi Bocchino che ha attaccato le opere Pnrr del Comune di Benevento: ” Io sono convinto che è uno strumento di finanziamento importante ma  avrei pensato a problemi più importanti come i la manutenzione dei fiumi e delle risorse idriche. Noto una carenza progettuale dell’ amministrazione e un tentativo d cancellare la memoria di questa città”.

Infine Bocchino ha dichiarato: “C’è un difetto d partecipazione. Oggi ci troviamo dinanzi ad un bivio. Sono fortemente preoccupato”