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A distanza di cinque mesi esatti dal provvedimento cautelare di arresto domiciliare, l’ex sindaco Gianluca Festa torna libero.

I Magistrati della Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno disposto la scarcerazione dopo la lunghissima Camera di Consiglio

Non è ancora nota la motivazione per cui i giudici della Suprema Corte hanno disposto l’annullamento, ma al momento ha prevalso la linea difensiva dei legali Luigi Petrillo e Dario Vannetiello che hanno presentato una serie di motivi legati in particolare alla inutilizzabilitò  delle intercettazioni sia telefoniche che ambientali e soprattutto con il trojan,

La Cassazione segna un punto di svolta nella vasta inchiesta denominata”Dolcevita” che ha coinvolto, olre l’ex sindaco,  altre persone tra imprenditori e dirigenti comunali.

La difesa dell’ex primo cittadino, rinunciando al Riesame, aveva tutto puntato sulla decisione della Cassazione, sia merito alla legittimità delle intercettazioni, sia sui singoli reati contestati, sia sulle esigenze cautelari.

Contestualmente è stato annullato, con rinvio, il filone di indagine legato alle contestazione dell’espletamento del concorso per Vigile Urbano del Comune di Avellino.

L’udienza si è svolta davanti ai giudici della Sesta Sezione Penale di Roma.