Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di CGIL e UIL.
“E’ da alcuni giorni che abbiamo aperto un fronte vertenziale con la dirigenza della Clinica Villa Margherita e lo abbiamo fatto mettendoci la faccia, come sempre, che non è solo quella dei singoli rappresentanti sindacali nella loro persona, ma anche e soprattutto delle sigle sindacali che essi rappresentano in virtù di un mandato esplicitamente conferito dai tesserati di entrambe. Per tali motivi non potrà che risultare vano ogni tentativo di insabbiamento di quelle che sono le problematiche reali, che i lavoratori e le lavoratrici della clinica vivono quotidianamente sulle proprie spalle ormai colme di sovraccarico, un sovraccarico legato alla carenza di personale, in specie degli OSS la cui carenza si riversa inevitabilmente in primis sulle due sole unità presenti in turno, costrette a svolgere anche mansioni afferenti al personale ausiliario, come lo smaltimento e la differenziazione dei rifiuti, oltre che cercare di assistere ben quaranta pazienti nei due piani sui quali è strutturata la clinica, viepiù senza coprire il turno di notte, con gravi ripercussioni sull’ intero ciclo produttivo che inevitabilmente grava anche il lavoro degli infermieri e, soprattutto, il livello di assistenza erogata ai pazienti. Abbiamo chiesto a gran voce di assumere nuovo personale socio sanitario, così come è già avvenuto per gli uffici amministrativi. Questi sono i fatti, i numeri, e queste sono le sigle sindacali, note e ufficiali, che da giorni rivendicano una discussione alla pari con il management aziendale. Queste sono le evidenze, alle quali si contrappone il tentativo impersonale di far passare un messaggio diverso e contrario alla realtà, per mano di sedicenti lavoratori senza nome, mossi e strumentalizzati probabilmente da chi ha tutto l’ interesse a raccontare una narrazione irreale fatta di rose e fiori, sia esso un sindacato autonomo al soldo della proprietà oppure la proprietà stessa, la qual cosa non ci meraviglierebbe. Noi c’ eravamo, ci siamo e ci saremo, siamo identificabili e siamo qui a rivendicare diritti e non a sederci su anonimi allori, in attesa di un confronto vis à vis con l’ Azienda, rispendendo al mittente ogni tentativo di insabbiare questa importante vertenza a sostegno della quale percorreremo ogni strada, ogni rivolo, sempre a viso scoperto”.