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In un Consiglio comunale a tratti infuocato, con il coordinatore delle opposizioni Antonio Gengaro che contesta al Presidente dell’Assise Ugo Maggio il mancato rispetto del Regolamento comunale, l’Aula riesce a formare le Commissioni consiliari permanenti.

Confermato l’accordo già scancito tra i Capigruppo e, a parte un lungo dibattito anche per una serie di questioni normative poste dall’opposizione, alla fine possono partire gli organismi che svolgono una funzione consultiva e preparatoria degli atti ad esso spettanti, nonchè di controllo sull’attuazione delle linee programmatiche relative all’intero mandato. (LEGGI QUI LA COMPOSIZIONE DELLE SETTE COMMISSIONI)

I lavori si erano aperti con una serie di interrogazioni e con la proposta di mozione avanzata dal consigliere Amalio Santoro affinchè il Comune di Avellino si costituisca parte civile in vista di un eventuale processo per i fatti che hanno portato, in primis, all’arresto dell’ex sindaco Gianluca Festa. A ribattere al consigliere è l’assessore Edoardo Volino, anche nella doppia veste di avvocato, ricordando come la fase in corso “è ancora di indagini preminari è spettera al Gip e al Gup avanzare eventuale richiesta giudizio immediato e quindi di processo, dove valuterà un Giudice certo. E’ evidente che se si arriverà ad una circostanza simile e, soprattutto, quando il Comune avrà piena e reale contezza del materiale giudiziario farò ciò che ha sempre fatto in passato, e valutare se ci siano i presupposti per la costituzione di parte civile”.

Infine il sindaco Laura Nargi presenta ufficialmente all’Aula il nuovo assessore al bilancio, il Pro Rettore Alessandro Scaletti, che ha preso il posto del dimissionario Mario Calabrese. Rispetto alla presentazione dell’assessore alla cultura, che secondo le prime previsioni del sindaco, sarebbe dovuta avvenire durante la seduta odierna di Consiglio, si è inteso rinviarla di qualche giorno per completare le ultime pratiche burocratiche propedeudiche alla nomina.

Si mostra con le idee chiare e determinato il neo delegato a bilancio, tributi e sviluppo economico: “Vorrei rassicurare la cittadinanza che il Comune di Avellino, sebbene non sia in perfetta salute finanziaria, ha tutte le risorse per uscire da questa condizione e per iniziare a pianificare una prospettiva solida per la finanza pubblica. Spero di riuscire a sviluppare una progettualità che non si limiti alla semplice riduzione della spesa per un riequilibrio, ma che preveda anche la destinazione di parte delle risorse che troveremo disponibili per la crescita e lo sviluppo del territorio.

Del resto- aggiunge- Prima di assumere con piena consapevolezza l’incarico per l’assessorato al bilancio, ho iniziato a studiare la situazione contabile del Comune al fine di immaginare possibili soluzioni per migliorare la situazione finanziaria. Devo dire che non ho trovato una situazione disastrosa; anzi, da un punto di vista puramente contabile, la situazione è buona. Gli uffici si sono mostrati molto collaborativi e preparati, il che mi ha permesso di procedere con l’accettazione di questi incarichi”.

Poi il Pro Rettore dell’Università Parthenope dice di non aver avuto modo di confrontarsi con il suo precedessore dimissionario: “Credo che la mia scelta di non entrare nel merito delle sue decisioni sia dettata da rispetto e professionalità: se un collega ha preso certe decisioni, avrà avuto i suoi buoni e validi motivi”, dice sul punto.

E rispetto alla tempistica del suo incarico, Scaletti non teme di essere un “assessore a tempo”:  “È giusto che il Sindaco valuti i risultati ottenuti dai tecnici. Io mi auguro di ottenere risultati entro un anno, poiché almeno un bilancio deve essere gestito sotto la mia responsabilità. Alla fine di quest’anno, spero che il Consiglio possa esprimere un giudizio favorevole riguardo ai risultati conseguiti. Ma un tecnico è un tecnico, non un politico”.