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Doppi turni nelle scuole di Soccavo e Pianura, arriva lo stop con la proroga per il certificato anti incendi. Il direttore della municipalità 9 ha inviato stamane una pec ai dirigenti scolastici degli 8 plessi interessati (in origine erano  5). Li informa della revoca di precedenti misure, con le quali si fissava un tetto massimo agli accessi. Un limite non superiore ai 100 alunni. La decisione era legata all’assenza dei certificati di prevenzione incendi, in alcune strutture del territorio. Il provvedimento, peraltro, aveva scatenato le proteste dei genitori.

Una nota odierna però annuncia il dietrofront. In attesa dell’adeguamento alle norme anti incendio, per ogni plesso è accordata una proroga fino al prossimo 31 dicembre. Un’eventualità resa possibile da una norma del decreto milleproroghe. In tal senso, il Comune di Napoli ha accolto la richiesta del consiglio municipale. La delibera consiliare è stata approvata il 12 settembre. Quale via d’uscita indicava proprio le disposizioni nazionali, relative alle scuole.

Il provvedimento riguarda l’IC Marotta plesso Adriano via Livio Andronico 113 (Soccavo), il Plesso Marotta-Via Adriano 10 (Soccavo), il 33esimo circolo didattico nel plesso Verdolino di via Le Bucoliche 3 (Soccavo), e nel Nuovo Edificio di via Scherillo 75 (Soccavo), l’IC Troisi plesso Masseria di via Masseria Grande 54 (Pianura), l’SMS Pirandello per le aule all’interno del Nuovo Edificio di via Scherillo 75, il plesso Villaggio Italsider di via Campanile 39 (Pianura), il plesso Russolillo Via Napoli 101 (Pianura). Revocate le precedenti determinazioni, si eviteranno anche i doppi turni, stabiliti in conseguenza dai dirigenti scolastici. Un disagio ritenuto nefasto dai familiari degli alunni. “Va bene la misura tampone – dichiara la consigliera municipale Giovanna Lo Giudice (Pd) -, a breve faremo un consiglio straordinario per tentare di programmare quelli che sono il lavori entro la fine del 2024, prendiamo completa visione e tentiamo adesso di risolvere tutti i problemi futuri in merito alle scuole o quanto meno di adoperarci prima”.