La Reggia di Caserta schiude il suo patrimonio al pubblico. Per tutto l’autunno e l’inverno il Teatro di Corte sarà aperto, quasi, tutti i giorni!
Il Museo del Ministero della Cultura, bene Unesco, nonostante la gravissima carenza di personale, consentirà ai propri visitatori di ammirare il gioiello del Palazzo reale progettato e realizzato da Luigi Vanvitelli con orari e modalità più estese del consueto.
Il Teatro di Corte sarà aperto (fatta eccezione per le giornate di gratuità in cui sarà chiuso):
dal 1° al 31 ottobre 2024, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 – con ultimo accesso alle 12.45 – e il sabato e la domenica (grazie alla collaborazione del Touring Club Italiano) dalle 10 alle 13 – con ultimo accesso alle 12.45;
dal 1° novembre 2024 al 28 febbraio 2025, esclusi i giorni festivi infrasettimanali, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.15 – con ultimo accesso alle 18.50 – e il sabato e la domenica (grazie alla collaborazione del Touring Club Italiano) dalle 10 alle 13 – con ultimo accesso alle 12.45;
dal 1° marzo al 31 marzo 2025, esclusi i giorni festivi infrasettimanali, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 – con ultimo accesso alle 12.45 – e il sabato e la domenica (grazie alla collaborazione del Touring Club Italiano) dalle 10 alle 13 – con ultimo accesso alle 12.45.
Il Teatro di Corte della Reggia di Caserta è un gioiello dell’architettura teatrale settecentesca, per la perfezione delle proporzioni, la qualità acustica e la sontuosità delle decorazioni.
Le prime notizie relative risalgono al 1752. I lavori per la costruzione del Palazzo erano già stati avviati da qualche mese quando re Carlo di Borbone chiese all’architetto Luigi Vanvitelli di costruirlo. Diversamente da altri teatri di corte europei, collocati in edifici decentrati rispetto al nucleo centrale delle residenze reali, questo spazio è inserito in uno dei corpi della Reggia e perfettamente integrato nel sistema dei percorsi. E’ situato, infatti, al centro del lato occidentale del Palazzo. Ha una forma a ferro di cavallo con cinque ordini di palchi, riccamente decorati da Gaetano Magri. Colonne in alabastro sorreggono la volta affrescata con Apollo che calpesta il serpente Pitone, opera di Crescenzo La Gamba.
Elemento caratterizzante la scena teatrale è la possibilità di utilizzare l’area verde retrostante come sfondo naturale. L’espediente fu ideato nel 1722 in occasione della rappresentazione della Didone abbandonata di Pietro Metastasio che prevedeva l’incendio della città di Cartagine: sul muro alle spalle del palcoscenico fu aperto un varco con vista sul giardino della Malalocata.
Il Teatro fu inaugurato in occasione della visita della nuova regina Maria Carolina sposa di Ferdinando IV, programmata per il Carnevale del 1769.
La visita al Teatro di Corte rientra nel costo del biglietto/abbonamento al Museo.