Tempo di lettura: 2 minuti

C’è il segreto di Stato sull’inchiesta parlamentare relativa all’incendio doloso delle ecoballe che questa estate ha interessato il comprensorio militare di Persano, nel salernitano. La decisione di secretare gli atti, è arrivata durante l’audizione di oggi, della commissione parlamentare d’inchiesta sulle ecomafie che ha udito il Procuratore capo della Procura della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, titolare del fascicolo d’inchiesta sul traffico internazionale dei rifiuti Italia-Tunisia sul rogo di origine dolosa che il 30 luglio 2024 ha interessato e distrutto 6mila tonnellate di ecoballe di rifiuti italo-tunisini depositate nel comprensorio militare di Persano, nel comune di Serre.
Durante l’audizione che si è tenuta al secondo piano di Palazzo San Macuto, la commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari ha udito Borrelli nell’ambito dell’indagine giudiziaria relativa all’analisi dei traffici internazionali di rifiuti, con particolare riferimento a quelli in uscita dal salernitano verso altri Paesi. Nella prima parte dell’audizione parlamentare, il procuratore Borrelli ha fatto il punto della situazione giudiziaria e investigativa sul porto di Salerno, il grande “sorvegliato speciale” della Procura oggetto di traffici internazionali e nel quale lo stesso Procuratore capo ha sottolineato la necessità di ulteriori e più avanzati controlli della merce contenuta nei containers in entrata ed in uscita con sofisticati laser. Poi, l’audizione si è concentrata sulle indagini effettuate dalle varie Procure Tunisia, Salerno e Potenza inerenti il traffico internazionale di rifiuti Salerno-Tunisia oggetto del rogo doloso. L’ultima parte dell’audizione invece, ha riguardato l’incendio doloso, appiccato in più punti, delle ecoballe stoccate all’interno del comprensorio militare di Persano, in un’area priva di sorveglianza di telecamere e priva di presidi di sorveglianza militare, che ha interessato e bruciato per circa una settimana, oltre 6mila tonnellate di ecoballe di rifiuti oggetto del maxi-sequestro per traffico internazionale di rifiuti. La vicenda rogo è stata inoltre, su richiesta dello stesso Procuratore, secretata e la seduta dell’audizione è stata riservata ai soli addetti ai lavori insieme ai relativi atti sui quali ora vige il segreto di Stato e proseguono senza sosta le indagini della Magistratura salernitana.

Incendio Ecoballe, rilievi ambientali in corso nel sito sequestrato: dubbi e il caso in Parlamento