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Tutti ampiamente sopra la sufficienza i giallorossi che hanno battuto il Potenza con la sola eccezione di Capellini, distratto in occasione del rigore causato per un fallo ai danni di Schimmenti, penalty che avrebbe potuto riaprire la gara. Ottimo l’apporto di Acampora in fase realizzativa e di pressing. Talia e Prisco da applausi in mediana. Bene anche Manconi largo a sinistra in attacco. 

Nunziante 6,5 – Vive una serata tutto sommato tranquilla, ma mantiene sempre alta la soglia dell’attenzione infondendo sicurezza a tutto il reparto. Cresce a vista d’occhio e per poco non neutralizza anche il penalty di D’Auria.

Oukhadda 7 – Ara la sua fascia decine di volte risultando efficace in fase di spinta e nelle chiusure. Il fisico lo aiuta quando la benzina sta per finire. Era l’innesto che serviva a destra per ‘liberare’ Berra e poterlo schierare in mezzo alla difesa quando sarà necessario.

Berra 6,5 – A suo agio accanto a Capellini, anche se qualche piccola ruggine dovuta alla poca abitudine a giocare al centro si è intravista. Da capitano, sprona i suoi e tiene alta la tensione nei rari momenti in cui il Potenza prova a rialzare la testa.

Capellini 5,5 – Ripete il patatrack commesso a Catania facendosi trovare fuori posizione ed è costretto a fermare Schimmenti con un fallo che consente a D’Auria di realizzare il rigore del 3-1. Meno brillante e preciso rispetto al solito, ma non bisogna dimenticare che ha vissuto una settimana non semplice a causa di un problema fisico.

Ferrara 6,5 – Trova in Manconi un compagno sull’out sinistro perfetto per dialogare attaccando, poi, subito lo spazio. Ha la tecnica e la gamba per osare di più. (dal 78’st Sena sv. – Un paio di incursioni sulla sinistra quando i tre punti sono già al sicuro)

Talia 7,5 – Corsa, fraseggio, spinta e anche il gol. Difficile chiedere di più all’ex della serata che si regala una notte da brividi disputando una della sue migliori prove in maglia giallorossa. Ha nelle corde un buon bottino di gol che dovrà andarsi a cercare, come gli ha chiesto mister Auteri. (dal 78′ st Viviani sv. – Mette nel ghiaccio il pallone nel finale. Ha bisogno di crescere sul piano fisico per essere protagonista).

Prisco 7 – Nonostante la sua giovanissima età, il prodotto del vivaio giallorosso gioca da ‘professore’ smistando palloni con una tranquillità e sicurezza da veterano. Mai un tocco in più e cose semplici in mezzo al campo, esattamente lo spartito richiesto da Auteri. Sfiora anche il gol dalla lunga distanza.

Acampora 7,5 – Pronti, via e mette subito la gara in discesa beffando il portiere sul proprio palo grazie anche alla deviazione di Riggio. Auteri lo piazza venti metri più avanti e la scelta si rivela quella giusta perché l’ex Bari trova anche il raddoppio con un sinistro chirurgico. Esce stremato ma la condizione sta migliorando a vista d’occhio e si conferma un vero lusso per la Serie C (dal 59’ st Simonetti 6 – Entra quando la gara è ampiamente in discesa ma svolge al meglio il compito assegnato dal mister piazzandosi nel tridente offensivo. La condizione non è ancora quella dei giorni migliori ma la strada è quella giusta).

Lamesta 6,5 – Si divora un paio di occasioni per trovare la gioia personale ma quando si innesca è devastante. L’unica pecca, a volte, è quella di optare per scelte troppo articolate invece di affidarsi a cose più semplici (14’st Starita 6 – Entra e fa subito ammonire Rillo con una accelerazione delle sue. Può essere una pedina importante nello scacchiere di Auteri soprattutto a gara in corso quando le energie degli avversari vanno scemando).

Perlingieri 6,5 – Riceve e smista palloni al centro dell’attacco fungendo da punto di riferimento per tutto il reparto offensivo. Apre spazi, ma avrebbe bisogno di maggiore cattiveria in area dove, a volte, si perde in inutili ricami (dal 27′ st Lanini 6 – Non sta benissimo da un punto fisico, fattore che spinge Auteri a lasciarlo inizialmente in panchina, Ha bisogno di trovare lo sprint dei giorni migliori per dare il meglio).

Manconi 6,5 – Molto meglio largo sulla sinistra dove gli spazi sono meno intasati e l’ex Modena ha tutto il tempo di ricevere il pallone e decidere tra le varie opzioni disponibili. Trova anche il gol che mette fine ad ogni velleità di rimonta del Potenza.

Auteri 7 – Dopo il ko di Catania non si era detto preoccupato della sterilità offensiva e viene ripagato da un poker di reti in una serata che avrebbe potuto anche assumere toni tennistici nel punteggio. E’ giusta la scelta di schierare Acampora più vicino alla porta con Talia e Prisco a presidiare il centrocampo. Qualcosa da rivedere nei meccanismi difensivi dove ogni tanto il suo Benevento lascia troppo spazio.