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Dopo il poker rifilato al Potenza, in sala stampa getta acqua sul fuoco del facile entusiasmo  mister Auteri, consapevole che la strada verso qualcosa di importante è ancora piena zeppa di ostacoli. Alla vigilia il tecnico dei giallorossi era stato chiaro nel dire che non bisognerà esaltarsi quando le cose andranno bene e allo stesso tempo non abbattersi dopo serate sfortunate come quella di Catania. Per l’allenatore del Benevento il 4-1 contro il Potenza appartiene già al passato perché la testa del gruppo deve essere subito rivolta alla prossima gara.

PRESTAZIONE – “La squadra complessivamente ha proseguito la prestazione di Catania dove non ci ha detto bene. Stasera avevamo davanti una squadra che accetta sempre il confronto. Prisco? Non solo lui ma tutti gli altri hanno fatto bene. Talia può fare di più perché deve andare con maggiore cattiveria davanti e difendere con ferocia agonistica. Bisogna andare forte anche all’indietro altrimenti si perde l’equilibrio. La squadra ha fatto la gara che mi aspettavo sul piano della coralità. Da domani si pensa già al futuro”. 

RITMI –Li abbiamo alzati ma giocare in maniera tambureggiante al momento, quando siamo solo alla terza giornata, non si può fare. La posizione più avanzata di Acampora? Ora non ha nelle gambe sessanta metri di corsa e ho cercato di sfruttare al massimo le sue caratteristiche”. 

MANCONI –Lui può fare tutti i ruoli. Sta crescendo tanto. Prima di venire da noi a Modena ha avuto qualche piccolo problema. Stasera è stato devastante e sono contento per il gol perché ha caratteristiche importanti. Perlingieri ha qualità, sa giocare ma deve imparare a stare sui ritmi della gara che dipendono dalla quotidianità. Si tratta di un 2005. Intanto deve lavorare forte, il segreto per crescere sta in quello”.

OUKHADDA –Questo ragazzo ha una fisicità e uno strapotere atletico rispetto alla categoria ma era qualcosa che sapevamo. L’ho già visto durante gli allenamenti e lo l’abbiamo preso perché ci assicura spinta e chiusure difensive così come Ferrara sul versante opposto. Moduli? Lasciano il tempo che trovano. La gara vive di fasi diverse e bisogna adattarsi”.

STARITA –E’ entrato bene ma lo sapevo. Non deve pensare al gol. Arriverà con il lavoro. Sarà una conseguenza. Sta facendo bene e può ricoprire diversi ruoli”