Una sala gremita, quella dell’Ente Parco Taburno Camposauro, per la terza edizione del premio nazionale ‘Simonetta Lamberti’.
Location perfetta per l’ultimo atto della manifestazione dedicata alla poesia che si è tenuta ieri sera a Cautano e ha visto la vittoria di Martina Capezzuto, premiata dalla giuria e capace di emergere tra le cinque finaliste con uno scarto di punti minimo.
Ma c’era altro nella serata, c’era voglia di ascoltare poesie, di riflettere e immergersi in un mondo che era quello raccontato da ogni singolo autore attraverso componimenti che sono stati letti da tre interpreti, bravissimi per delicatezza espressiva e per la capacità di indossare un abito non proprio.
La kermesse ideata da Michele Piramide si sta trasformando in qualcosa di grande: il premio finale, infatti, è la pubblicazione di un’antologia nella quale troveranno spazio tutte le poesie dei vincitori degli scorsi anni e quelli, ovviamente, dell’edizione 2024. E in essa ci sarà spazio anche ai vincitori della categoria ‘Young Poet’ dedicata ad Antonia Rapuano e nella quale, nell’edizione 2024, ha primeggiato Marta Antonella Savoia. Un modo per far conoscere cosa accade a Cautano e che importanza può avere il premio dedicato a Simonetta Lamberti. Insomma allargarne l’orizzonte per rendere ancora più riconoscibile il marchio.
Serata suggestiva, accompagnata dalle note e dalla voce di Nyya, delicata e potente allo stesso tempo, capace di coinvolgere e ammaliare con le sue performance.
Cautano si sta dimostrando sempre più centro della poesia nel Sannio, una scommessa, quella di Michele Piramide, che si può considerare già vinta ma ben lontana dall’essere esaurita. Ci sono ancora altri capitoli da scrivere, altri appuntamenti da vivere e altre poesie dalle quale trarre spunti di riflessione o nelle quali immedesimarsi in un gioco di parallelismo con la vita anche se “la poesia – nell’idea di Sergio Sivori – deve suggerire alla vita e non imitarla”.