“Settimana non semplice, per ovvi motivi. I ragazzi hanno lavorato bene, abbiamo cercato di preparare al meglio la gara contro un Cerignola che viaggia sulle ali dell’entusiasmo, che ha trovato fiducia, autostima. Ci aspetta una gara difficile contro un avversario difficile da affrontare”. Parla così il tecnico dell’Avellino, Michele Pazienza alla vigilia della sfida interna contro gli ofantini.
Pazienza ha spiegato anche la decisione di tener fuori dalla lista Daniel Sannipoli: “Doveroso dare delle spiegazioni. La motivazione per cui Sannipoli era tornato sul mercato era legato al fatto che il ragazzo non era pronto caratterialmente ad affrontare questo tipo di situazione. Era una strategia condivisa con la società e con i dirigenti, quella di recuperare un giocatore come lui, che era stato un investimento. Poi, c’è stato l’infortunio di Tribuzzi, ma l’obiettivo era metterlo alle spalle di Tribuzzi per giocare quei 15-20 minuti a partita e crescere gradualmente, senza la pressione di dover fare determinate cose – continua – Siamo rimasti improvvisamente scoperti con l’infortunio di Tribuzzi, mentre Llano aveva una situazione diversa, perché era nella trattativa con il Taranto e poteva rientrare nell’operazione Enrici. Ribadisco: la sconfitta di Picerno non è certo responsabilità di Sannipoli, è responsabilità mia”.
E sul sentirsi in discussione, Pazienza è chiaro: “Già dopo Picerno, mi ero sentito in discussione, ma è una cosa che va in automatico quando non arrivano i risultati attesi. Ne tengo conto, ma da parte della società non ho avvertito situazioni di disagio – continua – C’è stato un confronto la scorsa settimana, c’è stato un confronto in settimana, perché è chiaro che la proprietà voglia avere delle spiegazioni, se non arrivano certi risultati”. Modulo: “Contro il Giugliano, per esempio, abbiamo lavorato anche con un 4-4-2 in alcune fasi, ma vanno corrette determinate cose sulle preventive e sulle situazioni che ci vedono penalizzati sui lanci di sessanta metri a palla scoperta”.