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Sono in due, in tre, e a volte anche in cinque e chi più ne ha più ne metta, perchè a decidere è Madre natura ma anche è soprattutto fattori genitici : sono i fratelli gemelli con il loro rapporto unico e indescrivibile.

Ancora una volta, per la quarta per l’esattezza, fratelli così uguali ma in alcuni casi così diversi nei loro pregi e difetti, come raccontano loro stessi, si sono ritrovati ad Avellino, al Raduno nazionale dei gemelli, creatura ideata da Antonia Di Nardo e che di anno in anno cresce sempre più.

Uomini e donne che arrivano da tutta Italia per partecipare ad una manifestazione nata dalla volontà di raccontare un universo peculiare come quello dei gemelli, a partire dalla loro psicologia. 

Ci sono di tutte le età dai piccolissimi, ai più adulti che già hanno parteciapato agli scorsi raduni e qualcuno, come papà Cristian con i fratellini Diego e Manuel di otto anni che sono arrivati addirittura da Brescia per partecipare.

“Quando ho scoperto che mia moglie aspettasse i gemelli mentre lei voleva svenire, io mi sono sentito l’uomo più felice del mondo”, racconta.

Poi ci sono Pasquale, Sergio e Fabio di 45 anni che vengono da Martinafranca e dalle loro parti vengono chiamati la “triade”. Raccontano con orgoglio il loro rapporto speciale, il non sentirsi mai soli (guarda il video in alto).

E poi ci sono Adriana e Giuliana Vangone, conoscitussime sui social con il nome Twin Twins che arrivano direttamente dalla mostra di Venezia, protagoniste del film Wishing on a Star del regista e produttore slovacco Peter Kerekes.

“Siamo uguali nei connotati ma diversissime nei nostri caratteri”, dicono. “Anzi ad un certo punto abbiamo anche sentito l’esigenza di “dividersi” ed andare a vivere separatamente. Resta che, come ogni rapporto tra fratelli e sorelle, e di amore ed odio e, alla fine, anche per noi è così”.

E poi si sono Sergio, Fabio e Pasquale, 43 anni, originari di Molfetta che hanno raccontato la passione per il podismo e il sogno di partecipare, insieme, alla maratona di New York. “Quando uno di noi non è in forma, anche gli altri due si fermano. Quando abbiamo provato a fare il contrario, non ci ha portato bene“.

Una edizione  ispirata a Woodstock, il mega raduno che negli anni Sessanta avrebbe segnato un’epoca. “Il twins day – spiega  la Di Nardo –  quest’anno è l’occasione per tornare indietro nel tempo. Un modo per parlare di pace e di amore, quelli che sono i valori da cui nasce la rassegna. Ed ancora una volta una data palindroma 6/9 nel segno della tradizione del raduno. L’essenza del raduno resta la stessa di sempre, promuovere una riflessione a tutto campo su un universo spesso dimenticato, dai riflessi sulla vita quotidiana ai condizionamenti psicologici, dai gemelli che caratterizzano il mondo della scienza al concetto di alterità. 

Amore, pace, convivenza, le parole d’ordine, con in più la solidarietà: negli stands sono infatti esposte le “Pigotte” dell’Unicef. La loro vendita servirà a finanziarie la campagna di vaccinazioni antipolio dedicata ai bambini.

La mostra quest’anno è stata a cura di Maria Benedetta Polcari dedicata ai gemelli nel tempo e nella storia con i contributi del fotografo Olivo Massimo Scibelli.