Sette anni per abbracciare un sogno, peccato solo di non averlo potuto concludere con una medaglia al collo. Podio solamente sfiorato e quarto posto che a qualcuno potrebbe far storcere il naso ma per Claudia Cretti rappresenta solo il punto di partenza, o meglio di ripartenza.
Benevento poteva rappresentare l’interruzione del proprio percorso e, invece, si è trasformata nella tappa del ritorno alla vita. La ciclista bergamasca, nel 2017, fu protagonista di una spaventosa caduta durante una tappa del giro d’Italia femminile. Una caduta lungo la Zingara Morta, a 90 km orari, che la costrinse al coma per tre settimane e a due interventi. La botta al guardrail fu devastante.
Ricoverata all’allora Rummo di Benevento, i medici sanniti l’hanno curata con amore e con grande attenzione, riportandola alla vita. E il pensiero del ciclismo non l’ha mai abbandonata, un chiodo fisso durante tutto il periodo di riabilitazione.
Claudia voleva tornare in bici con la speranza di andare alla Paralimpiadi di Tokyo ma non è stato possibile. Nel frattempo ha ripreso a correre e a vincere con un solo pensiero, presentarsi alla Paralimpiadi di Parigi.
E alla fine ce l’ha fatta centrando la finale per il bronzo nell’inseguimento. E fa niente se alla fine è arrivato il quarto posto, per Claudia Cretti si tratta comunque di una vittoria. Un punto di partenza col desiderio di arrivare al metallo più prezioso.