Accordo al primo tentativo e all’unanimità per la ricomposizione delle 7 Commissioni consiliari permanenti del Comune di Avellino. Maggioranza e minoranza trovano subito l’intesa e blindano uno schema che prevede la più ampia partecipazione possibile di tutti i gruppi consiliari.
Nello specifico, l’accordo prevede l’ampliamento a 6 del numero dei componenti delle commissioni IV (Lavori pubblici) e VII (Politiche sociali), rispetto ai 5 membri tradizionalmente contemplati. All’interno di queste 2 commissioni, il rapporto tra gli esponenti di maggioranza e di minoranza sarà di 4 a 2, anziché, come sarebbe potuto accadere rispetto alla consistenza dei gruppi consiliari se si fossero lasciati i 5 componenti, di 4 a 1. Le restanti 5 commissioni, la I (Affari generali), la II (Trasparenza), la III (Bilancio), la V (Urbanistica) e la VI (Turismo), resteranno composte da 5 membri ciascuna, con un rapporto di esponenti tra maggioranza e minoranza di 3 a 2.
Il Consiglio comunale in cui lo schema verrà sottoposto al voto dei consiglieri, fissato il 9 settembre in prima convocazione e l’11 settembre in seconda, dovrebbe dunque consegnare una fumata bianca nel segno dell’unanimità.
Presente ai lavori della Conferenza dei capigruppo il sindaco di Avellino, Laura Nargi.
“C’è grande soddisfazione – dichiara – per aver raggiunto al primo tentativo un’intesa che ci consentirà di riavviare il prezioso lavoro degli organismi consiliari permanenti del Comune di Avellino. Si tratta di uno schema che garantisce la più ampia partecipazione dei consiglieri – sottolinea Nargi – nelle diverse commissioni, luoghi fondamentali per l’esercizio della democrazia e della buona amministrazione, in cui avanzare proposte, esaminare pratiche e, di conseguenza, garantire trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
Voglio anche sottolineare – conclude Nargi – la volontà concretamente manifestata dalla maggioranza di garantire al massimo la presenza nelle commissioni delle opposizioni, che ringrazio per l’approccio propositivo, ampliando a 6 il numero dei componenti delle commissioni IV e VII ed accordando alle minoranze la presenza di 2 esponenti in ciascun organismo. Come ho più volte affermato, infatti, ritengo doveroso, necessario ed utile un dialogo proficuo ed un confronto costante constante“.