Cantine Tora sarà presente a New York dal 4 al 5 settembre per la terza tappa del «Great Wines of Italy» curato da James Suckling, critico enologico americano considerato tra i più autorevoli ed influenti al mondo. Nel corso della 2 giorni della Grande Mela ai visitatori sarà offerta una selezione dei migliori vini italiani, premiati, negli ultimi 3 anni, con un punteggio minimo di 92 dallo stesso critico vinicolo. L’azienda di Torrecuso, guidata dai fratelli Giampiero e Francesco Rillo, volerà negli States per rappresentare l’areale del Taburno.
«È un riconoscimento che ci rende molto orgogliosi – le parole di Giampiero e Francesco -. A New York porteremo in maniera fiera e decisa la nostra identità Sannita in un contesto che ospiterà il gotha dell’enologia italiana con produttori, piccoli e grandi, che hanno saputo consolidare le rispettive posizioni in un mercato altamente competitivo come quello a stelle e strisce. James Suckling rappresenta di certo un ottimo trampolino di lancio per provare ad allargare i nostri orizzonti ed aprirci a nuovi strumenti e nuove forme di distribuzione e collaborazione. Dal Sannio, dal Taburno nascono vini importanti che possono e devono confrontarsi con altre tradizioni enologiche e vitinicole talvolta più blasonate. L’ennesima grande opportunità per tutto il territorio e magari anche per scrollarci di dosso un complesso di inferiorità ormai del tutto anacronistico». Un evento particolarmente prestigioso quello ospitato dall’Altman Building che troverà la partecipazione di 163 cantine italiane, delle quali 10 campane, selezionate, per l’appunto, da Suckling. Per Cantine Tora un ulteriore tassello in un percorso di crescita costante partito nel 2005. Sin da giovanissimi Giampiero e Francesco, sostenuti da un importante know how familiare, danno vita alle prime produzioni di Aglianico e Falanghina. A parlare per loro, ben presto, sarà tutto il mondo del vino e grazie alla collaborazione con l’enologo Angelo Valentino prendono forma i primi “unconventional”. Su tutti Kissos (Falanghina del Sannio Doc) e Spartiviento (Aglianico del Taburno Riserva Docg). Premi e riconoscimenti delle guide non tardano ad arrivare così come lo spazio sui mercati sia italiani che internazionali. Passione, competenza, tradizione ma anche e soprattutto innovazione e investimenti in nuove tecniche di vinificazione. Una visione alla base di «L254_Nato a Torrecuso» e «Il Castaldato» entrambi Aglianico del Taburno Docg 2021. Etichette non ancora commercializzate ma che rappresentano il futuro più prossimo di «Tora» unitamente ad un nuovo progetto di sviluppo e promozione che prenderà le mosse proprio da New York.