“La Città oggi si è finalmente alzata sazia: non di cultura, né perché abbia risolto definitivamente i problemi che da tempo l’attanagliano, crisi idrica, inaugurazione fasulle, sporcizia e di conseguenza ratti, ZTL a pagamento nonostante stia per cominciare il periodo più brutto dalla sua fondazione perchè, ancor prima dell’apertura dei cantieri, la gestione del traffico veicolare appare già caotica e schizoide. Comunque 500 coperti di questi tempi non si buttano, quindi il format della Cena Bianca sarà comunque riproposto nonostante il tentativo disperato di farlo passare per evento culturale con improbabili raffronti con eventi di grande tradizione nazionale e internazionale: ma mettendo il cibo in piazza questo pericolo non c’è più perché è definitivamente sancito che trattasi di sagra.
Magari da paesone, come ama definirci il Sindaco. E’ la conferma di quello che diceva Saul Bellow: “Quando il bisogno d’illusione è profondo, una parte dell’intelligenza viene impiegata per non dire nulla”. Facendo buon viso a cattivo gioco, come oppositore voglio essere almeno costruttivo e dare qualche dritta che potrebbe essere d’aiuto per i sequel degli anni a seguire, per esempio: a) cena burlesque con travestimenti tipo Cena di Trimalcione richiamando l’Appia Antica e il format delle recenti Olimpiadi; b) indovina chi viene a cena portando ai tavoli commensali a sorpresa; c) la cena delle Beffe mischiando allo stesso tavolo maggioranza e opposizione; d) temptation dinner che consiste nel cambiare il proprio partner di tavolo con un altro più intrigrante di quello accanto; d) cena con delitto, a seguito di scrutinio segreto, si sceglie il più antipatico e lo si butta nel laghetto con le paparelle; e) la grande abbuffata dove il vincitore sarà quello che ha acquisito più peso nel dopo cena; e) e io pago, dove il vincente di una riffa finale pagherà il conto di tutti ; f) cena spic e span, il tavolo vincente sarà quello che ha differenziato meglio e pulito più rapidamente il tavolo dal tovagliato presente.
Al termine, dopo aver gustato una fetta di anguria, con messa a dimora preventiva del cocomero a rinfrescar nel laghetto, cult dei pic nic di mare degli anni 80, si procederà all’assegnazione dei premi così composti: 1° premio il cesto meraviglioso della madrina, con panettone, rosolio, amaro e l’immarcescibile soppressata; 2°un completo da Caddy per avvicinarsi al gioco del golf ; 3° un paio di cesoie per contribuire alla potatura del nascente bosco dei centomila alberi; 4° due biglietti di tribuna per i giochi dell’Appia; 5° la dispensa dal titolo” la nutriaquesta sconosciuta” che benchè roditore istricomorfo è stato recentemente accostato a un volatile da un maggiorente della Città. Non sarebbe male ospitare l’evento nel Mamozio di Piazza Duomo per evitare l’inClemenza del tempo con distribuzione delle bibite al Mamozzino di piazza S. Maria attrezzata, in questo caso, anche come info point per menù turistici. E’ sottintesa la mia formale rinuncia al Copyright”.
Benevento, 26\08\2024
Lucio Lonardo