Domani, mercoledì 21 agosto, avranno luogo due processioni: alle ore 8 dalla Chiesa di
San Sebastiano, in Piazza Condotto, partirà il corteo della processione di Comunione del Rione Portella. Alle ore 9, invece, partendo dalla Chiesa di San Leonardo, si terrà la processione di penitenza del Rione Fontanella. Entrambi i cortei confluiranno, in momenti diversi, presso la Basilica Santuario dell’Assunta. La processione di Comunione del Rione Portella giungerà in Chiesa entro le ore 10 per la celebrazione della Santa Messa, presieduta da Padre Giustino Di Santo d. O., Parroco e Rettore della Basilica Santuario dell’Assunta. Al termine della celebrazione il corteo del Rione Portella terrà la processione “di ritorno” presso la chiesa di San Sebastiano. Il Rione Fontanella, invece, giungerà presso la Basilica Santuario per la catechesi penitenziale che sarà tenuta dal Padre Daniele Moffa, parroco di Pietrelcina.
Terminata la catechesi, il vescovo diocesano, Mons. Giuseppe Mazzafaro, terrà un’istruzione ai penitenti, terminata la quale, il corteo tornerà in Piazza Canalicchio. La deputazione del Rione Fontanella è così composta: Abele Benevento, Giuseppe Grillo, Luigi Ceniccola, Armando Di Cosmo e Maria Guarnieri. I versi della canzoncina di penitenza furono scritti da Padre Adolfo De Blasio e la musica fu composta dal Maestro Vincenzo Sergi. La canzoncina di comunione, così come quella per l’apertura della lastra, è stata scritta e musicata dai Maestri Alessandro Verrillo e Angela Di Blasio. Il coro è diretto da quest’ultima.
L’ingresso nel Santuario del corteo processionale di entrambi i Rioni, nonché la Santa Messa delle ore 10, sarà trasmesso in diretta sull’emittente MediaTV (canale 82), inoltre potrà essere seguito attraverso i siti internet media-tv.it e www.mediatvweb.tv, nonché dai media
della Basilica Santuario dell’Assunta. Questa mattina, don Giammaria Cipollone, parroco di Telese e docente presso la Pontificia Università Gregoriana, intrattenendosi con gli operatori delle comunicazioni sociali, presso l’Area Stampa della Basilica Santuario, ha sottolineato come “ogni rito, ogni esperienza di fede, come quella che anche stamattina abbiamo vissuto accogliendo la processione di comunione del Rione Croce e poi la penitenza del Rione Portella, si radica e trova la sua ragion d’essere nella Parola di Dio. Senza questo legame profondo con la Parola, i nostri gesti rischiano di essere sterili. Per questo ho apprezzato molto quel silenzio che accompagnava la processione dei quadri. Silenzio di parole e chiacchiere inutili perché la Parola possa risuonare.
Vivere i riti con fede significa desiderare e chiedere al Signore di essere, come Maria, uomini e donne del silenzio perché la Parola di Dio possa trovare terreno fertile e diventare carne nella nostra vita, della nostra quotidianità, nei nostri gesti”. Don Giammaria ha sottolineato, inoltre, che “a mettersi in cammino non erano soltanto tante singole persone, una comunità in cammino, un popolo. È questa l’esperienza del vero pellegrinaggio nella fede che sa vivere il passaggio fondamentale dalla penitenza alla comunione. Chi fa penitenza sa bene che non è lì a convincere Dio del perdono: quel perdono c’è già stato! La penitenza diventa quell’atteggiamento del cuore per far sì che il perdono di Dio, il Suo Amore, la Sua misericordia, possano diventare vera comunione, prima con Lui e, in Lui, con i nostri fratelli e sorelle”.
‘Riti Settennali’, domani due processioni: il programma
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