“Cara Giulia, oggi affido a questa tastiera il compito di raccogliere le mie lacrime e trasformarle in inchiostro su un foglio bianco. Non ho ancora trovato un posto in cui ospitarti nella mia nuova vita, quella dopo la tua morte”. Comincia così il lungo messaggio di Chiara Tramontano, condiviso su Instagram e dedicato alla sorella Giulia, uccisa con 37 coltellate nel maggio del 2023, mentre era incinta di 7 mesi, dal compagno reo confesso Alessandro Impagnatiello.
“Ho imparato ad accettare che in casa mia ci siano le tue foto, le nostre foto, le foto di famiglia – prosegue la lettera -, esponendomi spesso a ricordi dolorosi, riuscendo solo raramente a sorridere nel guardarle. Ho pensato che il tuo posto potesse essere la mensola dei ricordi, dove ci sei tu, ci siamo noi, ci sono delle candele, tanto dolore e speranza. Ma non sei lì, non certo nei ricordi che mi provocano dolore. Sei parte sicuramente della mia quotidianità, di una vita in cui non sarò mai realmente felice, perché penserò sempre che tu non sei qui con me a condividerla. Tu sei il tramonto che mi lascio alle spalle ogni giorno, incolpandomi di averlo trascurato ed essere andata avanti. Dovrei però ricordare a me stessa che il tramonto sarà lì tutti giorni, e a volte andare avanti significa solo prepararsi al nuovo giorno”. Il messaggio prosegue ricordando anche il “modo violento” in cui la 29enne se ne è “andata, perché “tu – scrive la sorella, rivolgendosi sempre direttamente a Giulia – sei in tutti gli istanti della mia giornata che cerco di riempire per non pensare. Sei nel mio calendario pieno di impegni ed illusione che essere impegnata significhi non pensarti”. E ancora: “Sei il motivo per cui non mi sono arresa alle difficoltà della vita quotidiana, ad esempio quelle di vivere lontano da casa, in un paese che ti piaceva tanto. E se non mi sono arresa, è perché tu mi hai dimostrato che si può combattere da soli, che non sempre si sopravvive, ma io dovrò cambiare il finale di questa storia. Allora, non adesso, ma un giorno mi auguro che tu apparterrai alla sfera dell’equilibrio nella mia vita”.