Dopo che la nave umanitaria Geo Barents è attraccata questa mattina al porto di Livorno con 57 migrati, 18 dei quali minorenni, salvati mentre si trovavano alla deriva a bordo di un gommone nel Mediterraneo in acque internazionali, i minori sono stati trasferiti in strutture protette della provincia di Avellino.
Lo riferisce la prefettura di Livorno che stamani ha approntato il sistema di accoglienza per fornire la prima assistenza ai profughi. A bordo c’erano 38 adulti (30 uomini e otto donne, di cui una incinta) e 19 minori non accompagnati.
Tra questi ultimi, 16 ragazzi sono stati trasferiti a una struttura per minori in provincia di Avellino e tre ragazze, di cui una in stato interessante, sono state sistemate, da parte del Comune di Livorno, in strutture in Toscana.
Gli adulti sono stati invece accolti nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) di tutte le province toscane, di cui tre a Livorno. Le operazioni di assistenza e identificazione, spiega la prefettura labronica, “si sono svolte con la consueta, efficace capacità di risposta da parte di tutte le componenti coinvolte”.
“La macchina organizzativa dell’accoglienza – ha affermato il prefetto Giancarlo Dionisi – ha funzionato, come al solito, perfettamente, grazie alla straordinaria sinergia creatasi tra istituzioni e volontariato. Lo spirito inclusivo di Livorno e della Toscana garantisce sempre standard di accoglienza e assistenza adeguati alle condizioni particolarmente precarie in cui arrivano bambini, donne e uomini che sfuggono a situazioni di violenza e povertà.
Queste sono le occasioni in cui la nostra comunità territoriale dimostra altissimi livelli di civiltà e di responsabilità sociale, esprimendo la propria solidarietà verso chi manifesta un bisogno primario così essenziale e urgente”.