C’è il semaforo verde ma è ancora tutto rosso a via de Renzi dove non si muove una foglia è davvero il caso di dire. Come congelato dopo il fuoco, il paesaggio resta immutato. Nessun detrito, nessun arbusto bruciato venuto giù dopo l’incendio dello scorso 31 luglio è ancora stato rimosso dalla sede stradale Interdetta completamente alla circolazione anche pedonale attraverso dei Jersey. Non si intravede nessuna azione in grado di far presagire una risoluzione della problematica che tiene prigioniere le famiglie del quartiere di Canalone e costringe le persone a percorrere a piedi il tratto interdetto come è accaduto questa mattina per Don Luigi Aversa, il parroco della chiesa di Sant’Anna che troviamo stremato e sudato alla chiusura della strada. Il costone roccioso dal quale sono venuti giù dei piccoli smottamenti è di proprietà in parte privata e affidato ad una custodia giudiziaria ed in parte dell’amministrazione provinciale. Il parroco a nome di tutta la comunità chiede di procedere con urgenza e fare in modo di riaprire almeno una carreggiata. “Ci sono matrimoni e cerimonie in programma senza considerare che l’avvio dell’anno scolastico è praticamente dietro l’angolo e i problemi di viabilità potrebbero diventare pesanti”. Una delle ipotesi è quella di mettere in sicurezza provvisoriamente la zona ed aprire almeno una parte della carreggiata a senso unico alternato come tra l’altro già avviene su un tratto della strada, regolato dal semaforo. Un’altra delle richieste dei cittadini residenti è anche di far arrivare il numero 26 di Busitalia fino alla parte finale di via Camillo sorgente per aiutare i cittadini nei trasferimenti.
Via De Renzi, l’appello del parroco: ”Aprire presto”
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