“Quella che si sta avendo nel mondo della Scuola in Italia credo sia una vera e propria svolta”. È quanto afferma il Senatore di Fratelli d’Italia, Domenico Matera, all’indomani delle conclusioni dell’ultimo Consiglio dei Ministri.
“Di questo – prosegue il parlamentare sannita – non posso che ringraziare davvero il Ministro Valditara e il Presidente Meloni per aver tenuto fede a quanto già preannunciato in diversi ambiti. Penso al nuovo CCNL dei Dirigenti scolastici che prevede aumenti stipendiali nonché importanti aumenti del fondo nazionale unico per la retribuzione di risultato dei dirigenti stessi. Si va, finalmente, a riconoscere il valore dei Dirigenti scolastici nella nostra Nazione, figure che guidano i nostri istituti spesso affrontando grandi sfide giornaliere.
Non solo – continua il Senatore Matera – è stata deliberata, nel Consiglio dei Ministri di ieri, anche l’assunzione da parte del MIM di 591 unità di dirigenti scolastici, 10.336 unità di personale ATA, 45.124 unità di docenti, tutti a tempo indeterminato e a valere sui posti effettivamente vacanti e disponibili, oltre a 406 insegnanti di religione e 43 unità di personale educativo.
Ma la vera rivoluzione, a mio avviso, è culturale – sottolinea ancora Matera – con l’entrata in vigore, a partire dall’imminente anno scolastico, delle Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica. Il nuovo testo, mette al centro l’essere umano e i suoi diritti, l’importanza dell’appartenenza alla comunità nazionale, oltre che i principi di solidarietà, libertà economica, rispetto dell’ambiente fino ad arrivare all’inclusione come valore fondante. Uno strumento di assoluta importanza nell’educazione dei nostri giovani – conclude – in una società che deve affrontare cambiamenti epocali. Un lavoro che sta portando avanti questo Governo, che anche riguardo al mondo della Scuola si sta distinguendo in modo lodevole con riforme storiche che riporteranno il merito nelle attività scolastiche e con l’impegno verso il personale scolastico che, dopo anni, avrà gli adeguamenti contrattuali, per garantire alle future generazioni un’istruzione di livello”.