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Ha certamente un sapore speciale per il dottor Carlo Iannace l’edizione 2024 della Camminata Rosa.

Lo si legge nei suoi occhi e nella sua voce emozionata nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo Caracciolo per presentare l’appuntamento che, non solo rappresenta il decennale di una iniziativa di prevenzione che nel tempo ha unito sempre più persone e salvato vite, ma anche perchè proprio qualche settimana fa il senologo ha ottenuto la grazia dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Sono  particolarmente contento e spero che pure voi lo siete, perché è stata una cosa voluta dalle persone, tante persone che comunque hanno firmato, grazie all’impegno di Antonio Damiano, primo firmatario“, dice il primario della Brest Unit dell’Ospedale Moscati.

Al suo fianco, come sempre, le donne in rosa delle Associazioni irpine Amodos e Amos che non hanno mai smesso di credere nel loro condottiero e il primario Cesare Gridelli, Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia e dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia del Moscati.

Poi ci sono il sindaco di Avellino, Laura Nargi che da sempre ha partecipato all’inizativa e quest’anno lo farà la fascia tricolore con una emozione doppia.”Carlo per noi è un simbolo, ed ha anche salvato mia madre tra le tante donne che gli devono la vita”, confessa.

E poi  Vittorio D’Alessio, primo cittadino di Mercogliano, location da dove notoriamente parte la carovana in rosa per arrivare nel capoluogo per la messa finale, quest’anno nella Chiesa di Rione Mazzini, dove voleranno in cielo i palloncini in ricordo di chi, purtroppo, il cancro non è riuscito a sconfiggerlo.
“Il giusto tributo al dottor Iannace, quest’anno, gli è stato rivolto anche dal Presidente Mattarella con la grazia perchè, persone e professionisti per bene come lui non dovrebbero mai subire quanto accaduto, dice il sindaco di Mercogliano.

Per la seconda volta consecutiva c’è anche il sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone che dice di sentirsi ormai a casa e che consolida il patto con la comunità di San Pio e la “Luce per la vita”, altrettanto fortemente voluta dal senologo Iannace. “Solidarietà, aggregazione, spiritualità intesa in tutte le sue declinazioni, perchè con la prevenzione si può sconfiggere qualcosa di buio che può capitare nella vita di chiunque. La cura– come dice il nostro San Pio– aggiunge Mazzone non è solo del corpo. ma si materalizza anche attraverso il calore e la vicinanza”.

A ringraziare tutti per gli attestati di stima l’anima della Camminata Rosa, Iannace che quest’anno ha deciso di dedicare l’iniziativa a Celestino Grande, venuto a mancare poco tempo fa,  “una persona speciale che è stata sempre con noi e che rimane sempre con noi, perché comunque è stata una delle persone che ha creduto nella prevenzione e in dieci anni non ci ha mai fatto mancare l’affetto e la fiducia in quello che facevamo. Quando nessuno ha creduto, lui comunque è stato sempre con noi.”

Un’altra delle novità annunciate da Iannace è la volontà di voler sancire un gemellaggio anche con il Giglio di Nola: “Abbiamo chiesto al sindaco la possibilità di poterlo posizionare in un posto che magari può essere visibile per gli inizi di settembre. E sarà sicuramente una bella cosa avere qualcosa che è stato fatto presso un’altra realtà e che però ha la stessa finalità, quella di arrivare direttamente alle persone che guardano. Guardare quel giglio significa ricordarsi delle persone che non ci sono più e quindi di fare gli screening oncologici”.

Ad accompagnare il cammino verso la sala stampa di Palazzo Caracciolo, dove si è tenuta la conferenza stampa e dove è stata posizinata la fiaccola di Pietralcina, tanti adesivi rigorosamente rosa a forma di passi, con frasi eloquenti che invocano la battaglia delle donne: “Provo rispetto per la mia cicatrice perchè ci vedo la vita”, una delle frasi simbolo  di chi ha vinto la battaglia