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“Troppe chiacchiere e pochi automezzi per spegnere il fuoco”. Sono le parole di rabbia, che non è tardata ad arrivare, dei sindaci della Piana del Sele e degli Alburni nella riunione durata due ore e che si è conclusa da pochi minuti in Prefettura a Salerno, alla presenza di Asl, Arpac, Prefetto, Esercito Italiano, Vigili del Fuoco e Regione Campania con il vicepresidente e assessore all’ambiente regionale Fulvio Bonavitacola, circa la gestione dell’emergenza inerente il contenimento dell’incendio che da martedì pomeriggio sta distruggendo 6mila delle 60mila ecoballe di rifiuti depositate nel comprensorio militare di Persano, nel comune di Serre.
Alla riunione, la seconda dopo la prima di ieri, con la cabina di regia dell’emergenza in Prefettura a Salerno, i primi cittadini hanno chiesto chiarimenti al Prefetto e alla Regione Campania circa la gestione dell’emergenza.
Da tre giorni infatti, a spegnere il rogo all’interno del comprensorio militare, sono stati impiegati soltanto i Vigili del Fuoco con le autobotti che da terra, stanno cercando di domare le fiamme. Solo questa mattina è stato possibile avviare da parte della Regione, la seconda fase di spegnimento del rogo ancora in atto e che prevede il soffocamento delle fiamme con la copertura delle ecoballe bruciate con terriccio e scarti di inerti. Spegnimento che però, avviene con pochissimi mezzi dei caschi rossi e di una ditta specializzata che è stata incaricata al recupero del materiale inerte presso un sito distante circa un’ora di auto da Persano e la copertura con l’escavatore di ciò che resta delle ecoballe ancora fumanti e avvolte dalle fiamme.
Ed è proprio sulla questione emergenza che i sindaci di Serre, Antonio Opramolla, di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo, di Postiglione, Carmine Cennamo e di Eboli, Mario Conte, hanno chiesto alla Prefettura – “l’utilizzo dei mezzi in dotazione all’esercito italiano all’interno del comprensorio e dei circa 2 militari dell’esercito in servizio a Persano, in supporto ai vigili del fuoco, oltre che l’intervento della Protezione Civile nazionale e l’invio di automezzi in dotazione alle ditte locali per velocizzare i tempi di spegnimento definitivo del rogo la cui nube di fumo tossica sta interessando decine di comuni”. Richieste che hanno visto come risposta ai primi cittadini, l’impiego di un escavatore e di altri mezzi in dotazione all’esercito, con un rinvio ad un aggiornamento per le ore 13 di domani.
“Troppe chiacchiere mentre a Persano le ecoballe continuano a bruciare provocando una catastrofe ambientale senza precedenti per il nostro territorio – tuona il sindaco di Serre, Antonio Opramolla – Servono escavatori e pale meccaniche” – chiosa il primo cittadino di Serre.
Intanto però, l’Arpac ha fatto sapere che per diramare i primi risultati delle analisi ambientali bisognerà attendere a domani.