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Si chiude un mese nero per l’Irpinia in termini di incidenti stradali e di vite, soprattutto, giovani, portate via dalle strade, ben dieci, di cui nove soltanto nella seconda decade.

Un luglio infuocato, non soltanto per le temperature, che si era aperto con la tragedia di Contrada, dove un auto sbanda per il malore della conducente e prende in pieno la moto di Vito Esposito che perde la vita a 62 anni, mentre si salva per fortuna la nipotina di dieci anni.

E poi la tragedia del Passo di Mirabella, quando dopo dopo la mezzanotte di un sabato sera muoiono in un sol colpo Bilal, Anthony, Francesco e Roy, quattro amici tra i 19 e i 21 anni che hanno lasciato sgomenta una intera provincia.

Pochi giorni dopo la Valle Caudina piange Vincenzo e Alessandro, i due sedicenni tragicamente scomparsi vittime dell’  incidente stradale  avvenuto la notte di giovedì 11 luglio in via Matilde Serao a Montesarchio.

Il 24 luglio la tragedia si consuma a Guardia dei Lombardi quando un 48enne perde il controllo del suo Sub e finisce la sua corta mortale contro un albero.

Scene agghiaccianti anche per lo scontro tra autotreni aulla Napoli-Canosa, nel territorio di Pietradefusi costato la vita ad un 46enne di Santo Stefano del Sole. Appena 24 ore dopo, a Casalbore un auto impatta contro un autotreno e muore un Militare sannita di appena 36anni.

Sullo sfondo altri terribili schianti, da quello di Avella dove ancora si prega per un 17enne, a quello di Montoro, sino a quello di Valle Del Sele  a testimonianza di settimane drammatiche per l’Irpinia che si spera non si ripetano più.

Eppure in base ai dati Aci-Istat, nel 2023, sono 3.039 i morti in incidenti stradali in Italia (-3,8% rispetto all’anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%). I valori sono in lieve aumento rispetto al 2022 per incidenti e feriti, ma in diminuzione per le vittime. Rispetto al 2019, benchmark per il decennio 2021-2030, gli incidenti diminuiscono del 3,3%, le vittime della strada del 4,2% e i feriti del 6,9%.

L’indice di mortalità resta più elevato sulle strade extraurbane, con 4,1 decessi ogni 100 incidenti (4,3 nel 2022); scende a 2,7 sulle autostrade, mentre è pari a 1,1 sulle strade urbane (rispettivamente 4,3, 3,5 e 1,1 nel 2022). La media nazionale, praticamente invariata dal 2010 salvo oscillazioni non significative, è pari a 1,8.

Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti: la distrazione (33.144 incidenti, il 15,1% del totale), procedere senza rispettare la precedenza o il semaforo (28.389 incidenti, il 12,9%), l’alta velocità (18.524, 8,4%). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 36,5% dei casi (80.057).