Angelo Antonio D’Agostino, commissario provinciale del partito, ha chiamato a raccolta i riferimenti di Forza Italia nella nuova sede di Avellino, inaugurata solo un paio di settimane fa alla presenza dell’onorevole Martusciello e dell’onorevole Rubano. Una prima riunione per analizzare i recenti passaggi elettorali e per avviare il percorso di riorganizzazione del partito si territori in vista del congresso provinciale. Notevole la platea di riferimenti ed amministratori che hanno risposto presente alla chiamata di D’Agostino e hanno dato vita ad una discussione ampia e partecipata dalla quale è emersa la comune consapevolezza dei grandi margini di crescita del partito sia in relazione all’evoluzione del quadro nazionale, sia rispetto a quel che si muove sui territori.
Forza Italia può e deve tornare ad imporsi come il grande partito dei moderati italiani, un partito liberale e popolare, la casa italiana del popolarismo europeo, il traino di un centrodestra moderno. Un centrodestra che in provincia di Avellino è tutto da ricostruire muovendo dalla capacità di presidio dei territori e delle comunità, investendo in primo luogo sulla partecipazione e sul radicamento, e per questo sarà fondamentale piantare una bandiera all’ombra di ogni campanile, aprire sedi, circoli e luoghi di discussione.
C’è un enorme spazio da aggredire, c’è una grande domanda di politica tra l’elettorato diffuso che non si riconosce in questo Pd e in questo centrosinistra, ci sono moltissimi amministratori e riferimenti alla ricerca di una prospettiva nella quale ritrovarsi per costruire, finalmente, un’alternativa politica riconoscibile al campo largo. Forza Italia può e deve farsi interprete di questa domanda e l’entusiasmo che si registra attorno al partito e attorno alla figura di Angelo Antonio D’Agostino, restituisce più di una ragione per guardare con ottimismo al futuro del partito.