Cambia l’identikit dei consumatori di alcol in Italia: rispetto al passato, aumentano i consumatori occasionali e fuori pasto mentre calano quelli giornalieri ed a fronte di un leggero aumento del consumo generale di alcol nell’anno, a fare registrare la crescita maggiore sono soprattutto le donne. Per i giovani, a preoccupare resta l’abitudine del binge drinking, praticata dal 15%. E’ il quadro che emerge dalla ‘Relazione del ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge 30.3.2001 n. 125 in materia di alcol e problemi alcol correlati – anno 2023’.
Secondo i dati Istat, evidenzia la Relazione, nel corso del 2022 il 67,1% della popolazione italiana di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica (pari a 35 milioni e 918 mila persone), con una prevalenza maggiore tra i maschi (77,4%) rispetto alle femmine (57,5%). Il 19,3% dei consumatori (10 milioni 310 mila persone) beve quotidianamente (28,4% tra i maschi e 10,7% tra le femmine). Nel 2022 è in lieve aumento, rispetto all’anno precedente, il consumo di alcol nell’anno (66,3% nel 2021 e 67,1% nel 2022), ma tale aumento “si osserva esclusivamente tra le donne (passate dal 56,1% al 57,5%)”. Inoltre, si sottolinea, nel decennio la quota di donne consumatrici per il consumo occasionale passa dal 39,3% al 46,9% , mentre le donne che consumano alcol fuori pasto passano dal 15,6% al 23,2%. In generale, è stabile il consumo giornaliero (19,4% nel 2021 e 19,3% nel 2022), mentre in aumento il consumo fuori pasto (30,7% nel 2021 e 31,7% nel 2022) e il consumo occasionale (46,9% nel 2021 e 47,9% nel 2022).
Quanto al tipo di alcolici, nel 2022 beve vino il 54,9% della popolazione di 11 anni e più, di cui 65,1% maschi e 45,2% femmine. Nella stessa popolazione considerata, beve birra il 51,3%, con una prevalenza dei consumatori di sesso maschile pari al 63,7% rispetto al 39,6% di quella femminile. Gli aperitivi alcolici, amari e superalcolici sono consumati dal 48% della popolazione di 11 anni e più (58,5% degli uomini e il 38,0% delle donne). In generale, il consumo è più forte nel Centro-Nord (il 69,3%) e preoccupano i giovani: nel 2022, il 47,6% dei ragazzi e il 42,1% delle ragazze di età compresa tra 11 e 24 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno. Tra i comportamenti a rischio tra i giovani il binge drinking rappresenta l’abitudine più diffusa. Nel 2021 il fenomeno del binge drinking – il consumo smodato di alcol in un arco temporale ristretto – riguardava il 14,8% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età. Nel 2022 il fenomeno ha riguardato il 15% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età (18,9% maschi e il 10,8% femmine).
“A tutt’oggi – commenta il ministro Orazio Schillaci nel documento – il consumo dannoso di alcol resta una criticità, tanto da indurre molti Paesi ad adottare raccomandazioni sul consumo di bevande alcoliche, suggerendo la prudenza, come esprime con chiarezza il concetto condiviso dalla Comunità Scientifica Internazionale che si sintetizza con la frase Less is better”.