L’emergenza acqua ha tenuto banco in Consiglio Comunale. Pur non essendo nei punti all’ordine del giorno la grave problematica di questi giorni ha aperto e chiuso il Consiglio Comunale di oggi interamente dedicato ai regolamenti e a debiti fuori bilancio. Il Consigliere di Città Aperta, Luigi Perifano in apertura di seduta consiliare ha chiesto al presidente del Consiglio Renato Parente del perchè l’emergenza acqua non sia nei punti all’ordine del giorno soprattutto per le comunicazioni di Gesesa sulle interruzioni notturne idriche. Perifano ha spiegato rivolgendosi al presidente del Consiglio Renato Parente: “Il consiglio è la sede dove discutere i problemi dei cittadini. Vorrei una risposta precisa, una motivazione”. Poi battibecco tra Perifano e Mastella:”Comprendo bene che c’è una grande responsabilità della Regione ma in consiglio quando lo abbiamo denunciato la risposta è stata una scrollata di spalle”. Il sindaco Clemente Mastella ha ricordato: “Siamo riusciti a rendere Benevento protagonista con l’Ente Idrico Campano, sotto la vostra amministrazione la guida era irpina. Ci siamo sempre attenuti sulla procedura a ciò che ci ha indicato la Regione Campania. Anche se avessimo avuto quei fondi Pnrr, oi problemi sarebbero rimasti gli stessi. Nel Mezzogiorno c’è il problema che è antico. Il Torano Biferno si sta prosciugando anche nel Molise”. Poi l’avvertimento: “Se le cose vanno avanti così dovrò razionalizzare l’uso dell’acqua. La serietà degli argomenti si fa dialogando. Sono anni che siete sconfitti, una ragione ci sarà. Chiedete voi alla regione che è del Pd o a Gualtieri che è sempre del Pd. Dateci una mano a rivolvere la questione”. La polemica è poi proseguita al termina del Consiglio. Intanto si è passati ai punti all’ordine del giorno. Si è discusso dell’assestamento generale, salvaguardia degli equilibri e variazione di bilancio di previsione finanziaria 2024/2026.
L’assessore comunale al Bilancio Maria Carmela Serluca ha sottolineato: “Non ci sono azioni che possano generare squilibri confermando i debiti in essere per i quali ci sono gli stanziamenti in bilancio”. Il consigliere di opposizione Francesco Farese ha attaccato: “Fra le variazioni ci sono i soldi per 70mila euro per incarichi legali esterni oppure ci sono 35mila euro per la Siae su eventi da organizzare, ci sono 150mila euro per eventi estivi ma non troviamo risorse per incrementare la spesa di manutenzione ordinaria sulla viabilità. Decidiamo di fare feste e pagare gli avvocati. Sono scelte legittime ma politiche. Il punto è stato votato con 20 favorevoli e 6 contrari. Si è quindi discusso dell’istituzione da parte del segretario generale di attivazione di una procedura di monitoraggio con cadenza trimestrale a cura dei dirigenti”. La capogruppo del Pd Floriana Fioretti ha voluto presentare un emendamento con il quale ci si impegni il segretario a provvedere alla redazione di una relazione da trasmettere ai consiglieri attestante le attività sulla verifica delle responsabilità sulla nascita dei debiti. L’emendamento e la votazione finale è stata votata all’unanimità con 27 voti favorevoli. Si è quindi discusso del riconoscimento del debito fuori bilancio. Una sentenza del giudice di pace di Benevento votato con 18 voti favorevoli e 6 contrari. Si è quindi discusso dell’approvazione del Regolamento per la disciplina del sistema integrato dei controlli interni. Sono stati quindi presentati due emendamenti per il controllo interno semestrale, uno dei due e emendamenti è stato poi tolto perchè secondo il segretario Feola. La votazione dell’emendamento e quindi della delibera è passata con 24 voti favorevoli. Si è quindi discusso del Regolamento per l’istituzione per i diritti delle persone private della libertà personale. Il presidente di Commissione Servizi Sociali Rosario Guerra ha sottolineato come era necessario una maggiore attenzione. Per la sede si andrà alla nuova sede al rione Ferrovia. I progetti anche della Provincia possono avere maggiore possibilità di successo. La delibera è passata quindi all’unanimità. Prima che si concludesse la seduta Perifano ha riacceso la miccia sulla crisi idrica. Ironico nei confronti del primo cittadino: “Non siamo prevenuti visto che abbiamo approvato i regolamenti alla unanimità”. Mastella ha quindi detto: “Io non convoco il consiglio comunale. Mi è sembrato intelligente l’azione di Luigi Scarinzi di convocare in Commissione Gesesa. Quando il presidente del Consiglio chiederà il Consiglio lo seguiremo”. Poi ha aggiunto: “Sulla Regione non siamo con assessore e né consigliere. Con grande eleganza vi siete presi anche il consigliere eletto da noi. Il mio nome è nei libri di storia il suo no. Vada in Chiesa e fate in modo che il padreterno mi tolga prima altrimenti perderete sempre. Farò alleanze, per la provincia, la regione ed il comune nel 2027. Le poche volte che è venuto fuori e perché era l’avversario di Mastella altrimenti nessuno avrebbe saputo nemmeno lei chi era. Io non sarò candidato vedremo se lei lo sarà”.