“Preannuncio querele e denunce per le notizie pubblicate da organi di stampa e da emittenti televisive che mi hanno cucito addosso contatti con testimoni per offrire loro utilità affinché rendessero false dichiarazioni nel processo conclusosi recentemente ad Avellino per la gestione illecita delle aste”. E’ quanto dichiara, all’ANSA ‘l’avvocato Carlo Taormina, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.
L’avvocato Taormina, nell’ambito del processo denominato “Aste Ok”, recentemente conclusosi, ha difeso uno degli imputati, l’ingegnere Gianluca Formisano, e secondo gli inquirenti si sarebbe adoperato per far modificare la versione resa da una indagata.
“Non solo nessuno ha mai reso false testimonianze – dice ancora Taormina – anche se la cosa non mi riguarda, ma nessuno mi accusa, a cominciare dalla Procura di Napoli, di avere avuto contatti con testimoni che non ho mai potuto avere perché a me ignoti”.
“Nessuno mi accusa, nemmeno la Procura di Napoli – ribadisce il noto professionista – di avere avuto contatti con gli stessi testimoni promettendo loro utilità per avere false testimonianze. La Procura di Napoli non può accusarmi di tanto e non mi accusa. Diffido da ulteriori iniziative calunniatorie o diffamatorie”. “Sono certo – conclude – che il pubblico ministero che sta gestendo questa vicenda, il dottore Woodcock, non mancherà in tempi brevi di rilevare la fisica inesistenza di elementi a mio carico semplicemente perché nelle contestazioni formulate non risultano i contatti incriminati”.
Carlo Taormina indagato a Napoli, “annuncio querele e denunce”
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