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Evitare che le autorità civili, militari, sacerdoti e religiosi portiano in processione a spalla le statue. È quanto scrive in una nota inviata alle parrocchie, il delegato alla liturgia della Diocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, don Giuseppe Milo, che mette in guardia i sacerdoti sui personaggi scelti quali “portatori” e che rappresentano ruoli pubblici e istituzionali.
In estate – scrive il sacerdote dalla Diocesi- in quasi tutte le parrocchie della nostra Arcidiocesi si svolgono le processioni delle feste patronali che rappresentano la testimonianza di fede e devozione. Uno strumento -scrive il sacerdote-che esalta la propria identità religiosa, rappresentando l’espressione della comunità che offre amicizia a Dio e ai suoi Santi. I portatori delle statue -spiega il parroco- siano prevalentemente fedeli che vivono con assiduità la vita della parrocchia e della confraternita di cui si è parte. Pertanto – richiama l’Arcidiocesi- per evitare abusi che recentemente hanno preso il sopravvento in diverse zone del salernitano, non si confondano i ruoli e i servizi che si svolgono nelle comunità della Chiesa per cui bisogna evitare che autorità civili e militari o anche sacerdoti o religiosi, portino le statue dei Santi in processione”. Un avviso quello indirizzato ai religiosi dell’Arcidiocesi della costiera amalfitana che giunte in un periodo in cui in molti comuni salernitani, la scelta dei portatori delle statue è ricaduta proprio sulle autorità, finendo alla ribalta dell’attenzione mediatica.

Immagine di repertorio