“Non so quando smetterò, quando il Real non mi vorrà più allora deciderò cosa fare. Fermarmi? Non lo so, da una parte vorrei vivere di più la mia famiglia e viaggiare, dall’altra se ancora avrò entusiasmo sicuramente ci sarà la spinta per continuare”. Carlo Ancelotti, ospite del Giffoni Film Festival in collegamento video, parla di futuro, passato e presente, tra Nazionale, Europeo e Real Madrid. “Allenare la Nazionale? Sinceramente sono restio. Preferisco il lavoro che si fa con il club, perchè mi piace avere il tempo di migliorare, crescere giorno per giorno, e questo con la Nazionale sarebbe difficile”. Tante le curiosità da parte dei ragazzi, alle quali l’allenatore non si è sottratto, come sulla squadra alla quale è rimasto più legato: “Milan e Real Madrid”, la sua risposta “perchè sono quelle nelle quali sono stato più tempo e dove mi sono sentito a casa. Qui a Madrid la squadra è proprio come una famiglia”. Mentre su Jude Bellingham ha detto: “A soli 21 anni ha mostrato carattere e grande passionalità, e ha dalla sua anche la genetica. Secondo me un grande campione non è solo allenamento, che sicuramente aiuta, ma è soprattutto genetica”. E, proprio a proposito dell’Europeo, ha aggiunto: “E’ stato un Europeo poco intenso. Molte squadre sono arrivate stanche perchè avevano terminato il campionato da poco. Per il motivo opposto Austria e Svizzera hanno corso di più ma ha vinto meritatamente la Spagna perchè ha giocato da squadra, sapendo sfruttare al meglio i tanti giovani di talento affiancandoli a vecchi campioni”. Infine sul rapporto calcio/politica e le dichiarazioni negative di Mbappè nei confronti di Le Pen ha detto: “Ognuno di noi ha il proprio pensiero che può esprimere, c’è libertà di pensiero. Non è un fatto negativo esprimere una propria opinione”.
Ancelotti ospite al Giffoni Film Festival: “Nazionale? Sinceramente sono restio”
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