“La Legge prevede che tra circa un mese ventimila educatori e pedagogisti in Campania siano iscritti all’ Albo e non conta se la nostra regione sia la sola in Italia a non possedere una pec a cui inviare la documentazione, perché chi deve ottemperare all’ iscrizione può raggiungere il Tribunale di Napoli e rivolgersi all’ unico sportello disponibile“. Così, in una nota, il consigliere regionale Diego Venanzoni. “Purtroppo, ciò che rende la vicenda ancora più angosciante anche per noi esterni ai fatti è che entro il prossimo 7 agosto chi non sarà iscritto all’ Albo non potrà esercitare la professione e verrà sospeso dall’ incarico. La nostra regione, però, ha iniziato soltanto a luglio a raccogliere le istanze e vista la scadenza imminente è altamente probabile che molti educatori non riescano a mettersi in regola – spiega – È chiaro, dunque, che la Regione Campania debba procedere non solo con una proroga per garantire un posticipo della scadenza per l’invio della documentazione ma soprattutto favorire una pec, evitando così rallentamenti nelle tempistiche e tutelando tutti, compresi i lavoratori minacciati dal tempo che, in questo caso, è realmente tiranno. Sono convinto ci sarà la necessaria sensibilità in Regione Campania perché si possa dare un segnale in tal senso che semplifichi le attuali procedure”.
Venanzoni, caos albo per educatori e pedagogisti
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