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Partecipazione corale delle Dame e dei Cavalieri della Delegazione di Benevento dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme alla Santa Messa di ringraziamento per la Venerabilità del Servo di Dio Fr. Isaia Columbro, tenutasi presso la Basilica della Madonna delle Grazie di Benevento domenica 14 luglio. La celebrazione è stata presieduta da S. Em. Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, e concelebrata con l’Arcivescovo di Benevento S.E. Mons. Felice Accrocca e il Vescovo di Castellaneta S.E. Mons. Sabino Iannuzzi.

La Delegazione di Benevento ha vissuto questo intenso momento religioso con ulteriore gioia perché un proprio membro, il Cavaliere Giuseppe Maio, è stato molto vicino a Fr. Isaia per molti anni essendone stato, dal 1981 fino alla morte avvenuta nel 2004, il medico personale in continuità con il servizio che in precedenza avevano svolto il papà e ancor prima il nonno, altrettanti valenti medici. Il Cav. Giuseppe Maio è stato anche testimone nella causa in cui la Chiesa ha riconosciuto che Fr. Isaia ha esercitato in forma eroica le virtù teologali, cardinali e annesse. Affiorano dai ricordi del Cav. Maio i tratti di un frate che accoglieva tutti con grande disponibilità, facendosi carico delle esigenze spirituali e materiali delle tante persone che si rivolgevano a lui. Il Cardinale Semeraro nella sua omelia ha rimarcato l’opzione preferenziale per i poveri manifestata dal frate con la sua vita, in quanto egli “non dava da mangiare ma si faceva mangiare”. Fr. Isaia esercitava, inoltre, in maniera mirabile il ministero della consolazione e per riassumere il senso di una vita spesa per gli altri, il Cardinale ha citato una frase del Venerabile contenuta nel carteggio del Dicastero delle Cause dei Santi: “Chi aiuta un fratello o una sorella deve farlo come se andasse alla Santa Messa”. Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato il Delegato della Delegazione di Benevento dell’Ordine Riccardo Derna e il Preside della Sezione Sannio – Irpinia Federico Leonardi Donato.