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La chiusura dei chioschi sul Lungomare di Napoli è un provvedimento che lascia spazio a non poche riflessioni. La legge non ammette ignoranza ancor meno, aggiungerei, illegalità. Ma se è vero che è necessario un pugno di ferro, forte e deciso per contrastare le irregolarità che purtroppo creano ombre nella nostra splendida città, è anche vero che non è sempre opportuno fare di tutta l’erba un fascio”.
Lo sottolinea, in una nota, Diego Venanzoni, consigliere regionale della Campania “gruppo De Luca Presidente”.
Non dimentichiamo, infatti, che tra gli abusivi a cui giustamente è stata sequestrata la struttura, esistono famiglie che da anni lavorano in possesso di atti autorizzativi per svolgere la loro attività ad oggi negata in quanto il vigente Regolamento per l’esercizio del commercio su aree pubbliche ha individuato tra le aree interdette via Cristoforo Colombo, Viale Dohrn, via Francesco Caracciolo, via Partenope e zone limitrofe, via Nazario Sauro, via Acton e Piazza Vittoria e prevede che l’operatore commerciale sosti nello stesso punto per non più di due ore – spiega – Dunque dopo anni l’amministrazione decide di cambiare passo e non rilasciare più le concessioni almeno per quegli operatori che si sono distinti per aver rispettato le regole. Mi auguro che tutto questo non sia il risultato della eco mediatica di questi ultimi mesi”.
“È necessario, quindi, che l’amministrazione nell’interesse della città e di queste famiglie trovi una soluzione che definisca meglio i limiti entro i quali sarà possibile lavorare e soprattutto lo spazio da occupare. Non tutti gli operatori investiti in questa vicenda vivono nella illegalità, ne conosco personalmente tanti onesti che da anni sono impegnati con passione ed amore per il loro lavoro.
Queste strutture sono diventate storia ed attrattiva della nostra città e quindi, nel rispetto delle leggi, devono essere aiutate”, conclude.