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Solo tre treni in circolazione, 42 minuti di tempo per coprire 5,2 km di percorso e 8 stazioni, con una frequenza prevista di 14 minuti. Per la Linea 6 – attesa da 34 anni – è già polemica, in vista dell’inaugurazione. “È il Ponte sullo Stetto di Napoli” ironizza l’Usb. Un richiamo alla possibile presenza del ministro Salvini, atteso al taglio di nastro del 16 luglio. Il sindacato di base dice no all’accordo sull’apertura “a mezzo servizio”. L’orario previsto, per adesso, va dalle 7.30 alle 15.30. Le stazioni, tra Fuorigrotta e Chiaia, sono Mostra, Augusto, Lala, Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia e Municipio. L’apertura commerciale è programmata per il 17 luglio. “Non siamo ancora pronti ad affrontare questa sfida – afferma l’Usb -, a rischio sono diritti e sicurezza del personale”.

Le perplessità non sono poche. “Parliamo di un servizio progettato per essere funzionale nel 1990, in occasione dei mondiali di calcio in Italia” ricordano Coordinamento Regionale dell’Usb Trasporti e Rsa. Da allora, ci sarebbero stati “diversi mutamenti di rotta dovuti a problemi organizzativi e soprattutto strutturali”. A puntare il dito contro la scelta di Comune di Napoli e Anm, la nota dei sindacalisti Sansone, Vallini, Orezzo e Crespa. I dubbi riguardano l’affidabilità complessiva della linea e degli impianti “ancora da monitorare (che comprendono anche parti realizzate diversi anni addietro)”. Insomma, a Palazzo San Giacomo si addebita una fretta eccessiva. “La Linea 6 ha aspettato 34 anni per entrare in servizio nella sua interezza, nessuno si sarebbe stracciato le vesti se avessimo aspettato ancora”. Secondo L’Usb, però, ci sarebbe altro a premere. Ad esempio il Pnrr, da cui dipendono i fondi.

Critiche sono rivolte pure ai sindacati firmatari dell’accordo. Con l’Anm “si sono riuniti per circa 16 ore, fino alle 2.00 di notte, per cercare una quadra, visto che manca il personale necessario a copertura del fabbisogno”. Tuttavia, l’intesa darebbe garanzie insoddisfacenti. Non sarebbero cioè assicurate “condizioni di lavoro dignitose e sicure per il personale di manutenzione”. Gli addetti si troverebbero “ad operare in ambienti di lavoro insalubri, in locali sotterranei, irrispettosi delle normative in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Mancherebbe poi la stessa retribuzione “a parità di lavoro tra gli operatori della linea 1 e linea 6″. E inoltre il servizio sarebbe poco funzionale “alle esigenze dei cittadini e dei turisti, con costi di gestione esorbitanti frutto della carenza di personale”. L’Usb individua priorità differenti, nel trasporto pubblico in città. A partire dal servizio di superficie. Periferie abbandonate, linee balneari e turistiche “insufficienti a gestire l’attuale domanda di mobilità”. Disfunzioni tendenti spesso a sfociare in “linee soppresse ed utenti abbandonati alle fermate senza alcuna informazione”. Specie di sera e nei week end.

LA CONFERENZA STAMPA AL COMUNE

Intanto, al Comune l’apertura della Linea 6 è stata presentata in conferenza stampa. Tra le informazioni fornite: dal 2025 saranno progressivamente inseriti i 22 nuovi treni che Hitachi Rail sta realizzando nei propri siti produttivi italiani, incluso quello di Napoli. I nuovi veicoli saranno mostrati alla città attraverso la presentazione in anteprima di un modello in scala 1:1 che sarà esposto dal 16 al 19 luglio in Piazza Municipio. Inizialmente saranno messi in servizio cinque treni LTR90, equipaggiati con moderni sistemi di protezione della marcia e con una frequenza di viaggio pari a 13,5 minuti.

Dall’estate 2025 a dicembre 2026 è prevista la consegna di 6 nuovi treni, in sostituzione dei cinque LTR90, grazie ai quali la frequenza di servizio potrà arrivare a 8 minuti.
Dal 2027, sarà progressivamente possibile usufruire dell’intera flotta costituita dai 22 treni di nuova costruzione che consentiranno, a regime, di assicurare una frequenza di servizio di 4,5 min. Tutta la Linea 6 utilizzerà l’innovativo sistema di segnalamento digitale di Hitachi Rail, sviluppato nei centri di eccellenza delle sedi di Genova e Napoli.