La XXIX edizione del festival Pomigliano Jazz presenta, nella sua ormai classica versione itinerante, un programma suddiviso in due parti, tra luglio e settembre, che unisce musica e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della Campania.
Gonzalo Rubalcaba trio alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile (13 luglio), il duo John Scofield e Dave Holland all’Anfiteatro romano di Avella (17 luglio) e tre eventi speciali al tramonto sul Vesuvio – con Marco Zurzolo (21 luglio), Maria Pia De Vito (27 luglio) e Peppe Barra (28 luglio) – sono gli appuntamenti principali della prima parte di quest’edizione. In attesa della programmazione di settembre a Pomigliano d’Arco, dove la Stazione della Circumvesuviana (temporaneamente chiusa al pubblico per lavori sulla linea Napoli-Baiano) diventerà uno spazio dedicato alla creatività giovanile con concerti, dj set, mostre e performance artistiche.
Programmata e finanziata dalla Regione Campania, dal Ministero della Cultura e dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, l’edizione 2024 del festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo è organizzata dalla Fondazione Pomigliano Jazz con Scabec, in partenariato con i comuni di Pomigliano d’ Arco, Avella e Cimitile, EAV, l’Instituto Cervantes di Napoli e FIPI.
I concerti di Pomigliano Jazz sono anche l’occasione per scoprire itinerari turistici e i luoghi che li ospitano. La musica che rispetta l’ambiente senza rinunciare all’energia delle note: Green Jazz è la filosofia adottata dal festival che, grazie alla sua formula itinerante, affianca i concerti a “Roots, territori da scoprire”, ovvero percorsi naturalistici, enogastronomici e culturali che valorizzano le risorse meno conosciute del territorio con il supporto di varie realtà dell’area vesuviana.
Ad inaugurare la XXIX edizione di Pomigliano Jazz, sabato 13 luglio, sarà il pianista, percussionista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba. Artista acclamato in tutto il mondo, vincitore di 3 Grammy® e 4 Latin Grammy, nella sua unica data al sud Italia Rubalcaba si esibirà in trio, formazione in cui esprime al meglio le sue straordinarie doti tecniche. Con lui sul palco ci saranno due storici collaboratori, il bassista statunitense Matt Brewer e il talentuoso batterista cubano Ernesto Simpson, per un concerto nel magnifico scenario delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, che fonde groove latino e passione jazz. Ad aprire il concerto, il set elecrto-jazz di Marco De Falco, dj e producer partenopeo che presenta le sue “Interferenze Sonore”.
Mercoledì 17 luglio l’anfiteatro romano di Avella accoglie due leggende del jazz: John Scofield e Dave Holland. Due straordinari musicisti che nelle loro lunghissime carriere non hanno mai conosciuto battute d’arresto. Insieme hanno più volte collaborato, ma trovarli in quest’intima formazione in duo dona massimo risalto alle loro spiccate personalità. Colleghi di lunga data con storie musicali diverse, entrambi al fianco di Miles Davis in momenti differenti della sua carriera, ora uniscono le forze per presentare al pubblico questo nuovo progetto. Un dialogo musicale avvincente tra virtuosismo, divertimento e profondità, con una scaletta che include le composizioni di entrambi, oltre a una selezione di standard.
In apertura, l’esibizione di Francesco Nastro DRIN Quartet che presenta in anteprima il nuovo lavoro discografico “Fiori di Marzo”, pubblicato da Itinera (l’etichetta di Pomigliano Jazz). Insieme al pianista stabiese ci saranno Gigi De Rienzo al basso, Vittorio Riva alla batteria e Giovanni Imparato alle percussioni, per una sorprendente rilettura dei brani di 6 compositori nati nel mese di marzo: Fryderyk Chopin, Pino Daniele, Lucio Dalla, James Taylor, Franco Battiato e Lucio Battisti.
L’Osservatorio Vesuviano – il più antico osservatorio vulcanologico del mondo – diventa l’insolita location per il primo dei tre appuntamenti di “Vesuvius Jazz”: una sezione ad hoc che consolida il legame di Pomigliano Jazz con il Parco Nazionale del Vesuvio, attivo da oltre 15 anni.
Domenica 21 luglio Marco Zurzolo presenta a quota 600 metri, sul Colle San Salvatore sede dell’osservatorio, il suo ultimo progetto “’O fischio ca nun fa paura” pubblicato da Itinera. Dagli Showmen ai Napoli Centrale, da Carlo d’Angiò a Eugenio Bennato e Pino Daniele sono alcuni dei grandi artisti che rivivono in questo lavoro di Zurzolo, accompagnato dal vivo da 8 giovani musicisti, suoi allievi del Conservatorio di Salerno. Ad introdurre il live ci saranno le “Interferenze Sonore” di Marco De Falco che accompagnerà gli spettatori in un’esperienza sensoriale
Il sentiero numero 6, meglio conosciuto come Strada Matrone, ospiterà invece il concerto di Maria Pia De Vito. La cantante e compositrice partenopea, tra le più apprezzate voci del jazz europeo, si esibirà insieme al chitarrista brasiliano Roberto Taufic e a Roberto Rossi alla batteria. Sabato 27 luglio, al tramonto, in uno dei posti più suggestivi del Vesuvio – l’antica strada inaugurata nel 1927 dai fratelli Matrone per risalire al Gran Cono, riaperta lo scorso anno – Maria Pia De Vito presenta dal vivo “Linha de Passe”. Un concerto che fonde tradizione musicale brasiliana, napoletana e jazz, rivelando quanto mondi espressivi apparentemente distanti abbiano in realtà moltissimi elementi in comune: melanconia, lirismo, fatalismo ed altri più squisitamente lessicali e melodici.
Domenica 28 luglio va in scena l’ormai classico evento sul Gran Cono del Vesuvio: il concerto sul cratere del vulcano più famoso al mondo, divenuto ormai uno degli appuntamenti più attesi dell’estate campana. Protagonista quest’anno dell’inedito live a quota 1200 metri, sulla vetta del Vesuvio, sarà un’icona della cultura partenopea, Peppe Barra. Il cantante e attore sarà accompagnato per l’occasione dalla fisarmonicista e compositrice greca Magda Giannikou e dal sassofonista Daniele Sepe. A completare l’ensemble, il chitarrista Paolo del Vecchio, compagno di lunga data di Peppe Barra che, attraverso il suo suono distintivo, ha caratterizzato la carriera del grande artista partenopeo. Insieme daranno vita a un progetto speciale commissionato dal festival dal titolo “Magma”. Non sarà un semplice concerto, ma un’immersione nell’anima ardente della musica napoletana e del jazz. Un evento che esalta l’eredità culturale di Peppe Barra, portando in primo piano la passione e l’energia della sua musica che ha conquistato diverse generazioni.
Nel programma di settembre – che chiude l’edizione 2024 a Pomigliano d’Arco – non mancherà l’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione. Un ensemble di 100 studenti dagli 8 ai 18 anni nato dal progetto “Young Jazz Lab”, promosso dalla Fondazione Pomigliano Jazz e finanziato dall’assessorato all’Istruzione della Regione Campania con fondi FSE. Diretta dal pianista Francesco Nastro, con il supporto di Licia Lapenna (coro) e di Alessandro Tedesco e Annibale Guarino che coordinano le sezioni dei fiati, l’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione coinvolge gli studenti di 12 istituti scolastici della Campania, impegnati durante tutto l’anno (dal 2021) in workshop, incontri con musicisti, laboratori educativi, seminari e concerti. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del “Programma Scuola Viva” e vedrà i giovani musicisti dell’orchestra impegnati nell’esibizione finale di Pomigliano Jazz 2024.