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Si cambia pagina per la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio. E’ questo il dato che è emerso nel corso della Conferenza Stampa  alla Rocca dei Rettori per la presentazione di una nuova intesta Istituzionale tra Regione ed enti locali dopo tanti anni di stasi e di polemiche mai sopite.

L’Accordo, formalmente, è intitolato: “collaborazione istituzionale tra la Regione Campania, l’Ente d’Ambito di Benevento, la Provincia di Benevento, e le Società per i ciclo rifiuti Samte e Sap.Na spa per la realizzazione dell’impianto di trattamento della frazione organica dello Stir di  Casalduni (BN), e per la realizzazione degli interventi funzionali alla messa in esercizio dell’impianto di discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (BN)” e mette a disposizione per lavori di varia natura e indirizzo ben 43 milioni di Euro, tutti a carico del Bilancio della Regione Campania.

Con questi soldi saranno riattivati lo Stir di Casalduni, sarà realizzato un biodigestore anaerobico e di una stazione di trasferenza. Mentre a Sant’Arcangelo verranno ripresi i conferimenti. Del resto, qualcosa andava fatto perché, anche se non è molto noto, ogni giorno che passa il contribuente paga all’Unione Europea una salatissima multa per le carenze proprio nella gestione del ciclo rifiuti. Il Presidente della Provincia Nino Lombardi dopo aver fatto un excursus su quanto accadde dopo l’incendio nel 2018 ha difatti tra l’atro sottolineato l’aggravio dei costi della gestione del trattamento rifiuti, a causa dei trasferimenti dei rifiuti fuori provincia. Un vero e proprio assurco sperpero di denato, ma con l’Accordo una volta a regime, “i 78 comuni sanniti non andranno più fuori per consegnare ai vari impianti le proprie immondizie. L’accordo prevede un asse prioritario strategico per ottimizzare i costi, i servizi in termini di  efficienza ed efficacia. L’intesa tra Regione ed enti locali infatti prevede la rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti presso lo Stir di Casalduni; la realizzazione nell’area Stir di Casalduni, dell’impianto di trattamento della frazione organica da raccolta differenziata  con tecnologia anaerobica e con una capacità complessiva di 27.000 tonnellate annue; la   realizzazione di una stazione di trasferenza. Normalizzerà il ciclo di rifiuti”.

Inoltre la Sapna si adopererà nelle  attività di rimozione delle 12mila tonnellate di immondizia andati a fuoco ed ancora abbancati nello Stir dal 2018. La  rimozione dei rifiuti accatastati a Casalduni potrà essere completata presumibilmente nei primi mesi del 2025. 

L’Amministratore della Samte Domenico Mauro  ha sottolineato:  “La Samte ha lavorato molto per la gestione del ciclo rifiuti, provvedendo tra l’altro a liberare le migliaia e migliaia di tonnellate da Toppa Infuocata. Stiamo a lavoro permettere in sicurezza Sant’Arcangelo. Abbiamo già messo a disposizione nostroi personale per togliere i rifiuti da Casalduni. Avremo un direttore tecnico. Firmiamo un  accordo d natura storica,  un risultato straordinario. Due anni di lavoro intenso e silenzioso. quello fatto. L’accordo firmato è un prevede un investimento di 43 mila euro”.

La stazione di trasferenza per Mauro è un’ idea lungimirante.

Sulla possibile sostituzione dell’attuale amministratore unico Samte apparso su alcuni organi di Stampa , Mauro ha detto: “non sono a conoscenza. Parlano i risultati, non commento altro”.

Rossano Insogna, vice presidente dell’Ente d’ambito, ha spiegato: “Finisce oggi  un periodo molto complicato, ora ci sono  prospettive enorme. Il sito d trasferenza è una possibilità per ridurre le tasse al cittadino”.

Alla conferenza hanno preso parte anche il dirigente Nicola Boccalone il consigliere provinciale Umberto Panunzio, l’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Rosa e l’amministratore di Asia Donato Madaro