di McBlu76
Pensieri sparsi. Iniziamo dalla maglia, fantastica. Anni 80, presentata nel giorno di Diego, il cinque luglio, non un caso, ed a noi tifosi queste piccole cose fanno uscire pazzi, facendoci sentire quel legame imprescindibile che dovrebbe esserci sempre tra piazza e società.
Poi passiamo al campo. Buongiorno. Costa molto, costa troppo, è buono o non è buono. Si continua a guardare il tutto dalla prospettiva sbagliata. Perché l’unica corretta è quella che ci racconta che l’abbia scelto tra tutti gli altri possibili difensori centrali Antonio Conte. E se l’ha scelto Conte ed il Napoli compie uno sforzo importante per accontentare il tecnico c’è solo da applaudire ed essere contenti, al di là di quello che ci racconterà il campo.
Stesso identico discorso per Lukaku. Il belga è in fase calante, è un fatto, ma non il fatto determinante. Così come è un fatto che il Napoli dieci milioni l’anno non possa garantirli a nessuno e neanche spenderne cento per la punta, altrimenti si poteva tenere Osimhen. Quindi no, non si andrà su Gyokeres ed è impossibile competere con le big inglesi per prospetti come Sesko. Ed allora che Lukaku sia. Perché le parole di Romelu su Conte e quelle di Conte nei confronti di Romelu rappresentano garanzia. Perché tirato a lucido in serie A ancora può tranquillamente fare la differenza ed Antonio da Lecce se si espone lo fa con cognizione di causa. E allora che si provi ad andare su un usato sicuro a cifre abbordabili e che si investa negli altri reparti.
Un altro centrale, considerando Olivera ed eventualmente Di Lorenzo, giunto all’ennesima puntata si una telenovela stucchevole ed inutile, più tra i tre centrali che esterni puri, Hermoso o Hancko sarebbero perfetti, cari ma completerebbero un reparto nel quale il Napoli non può più permettersi di sbagliare.
Gli esterni di centrocampo. Di Lorenzo ed Olivera garantiscono alternative e possibilità, ma non li considero titolari, magari sbaglio. Le squadre di Conte in quella zona di campo necessitano di gamba e cambio passo, bene Spinazzola ma ragazzi come Bellanova e Dorgu sarebbero quelli che per caratteristiche più si adatterebbero al contesto.
In mezzo poco da dire, il sogno sarebbe Koopmeiners. Palle inattive e conclusioni da fuori. Ma soprattutto la possibilità di passare in corso d’opera dal 3-4-2-1, schierato tra i due davanti in coppia con Kvaratskhelia, al 3-5-2, interpretando la mezzala con il Georgiano più vicino alla prima punta. Difficile. Quasi impossibile. Ed allora il Napoli dovrà capire chi tra Lindstrom, Politano, Ngonge e Raspadori convincerà Conte e si meriterà il Napoli e quale spazio ed in che ruolo Conte sfrutterà Folorunsho, ad oggi più trequartista atipico che mezzala. Il nuovo Napoli è in costruzione, ma la sensazione è che sia nelle migliori mani possibili per farlo, non finendo nelle sabbie mobili delle plusvalenze da inseguire ad ogni costo ma concentrandosi sulle caratteristiche necessarie per consegnare all’allenatore una rosa che sia costruita a sua immagine e somiglianza. Poi palla ad Antonio Conte. Ed onestamente non vedo l’ora.