Ancora pochi giorni di pausa e poi la Juve Stabia entrerà a piedi uniti nella prossima stagione con la prima parte di preparazione che si terrà nella nuovissima struttura di Telese Terme.
“Una località bellissima – ha commentato il presidente Langella – che abbiamo imparato a conoscere anche per la presenza di un telesino nella nostra famiglia, quel Saby Mainolfi che è con noi da 5 anni e sul quale abbiamo investito, dimostrandosi grande risorsa per noi. Ma nel Sannio ci sono tanti bravi che meritano di entrare in questi grandi progetti grazie alle loro capacità. Un centro che merita tanto e nel quale c’è anche l’amico Jannotti Pecci col quale c’è un grandissimo legame. Perchè Telese? Perchè vogliamo incentivare la Campania ed evitare di portare introiti al di fuori della nostra regione. Nel Sannio faremo un mini ritiro e ci aspettiamo che, dopo di noi, ci saranno altre squadre professionistiche ad arrivare a Telese. Intanto ci aspettiamo tanti tifosi della Juve Stabia che faranno un salto nel centro termale. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare il sindaco di Telese per l’ospitalità e avremo modo di incontraci con l’amministrazione. Sono certo che ci troveremo benissimo”.
Un legame forte quello della società stabiese con la realtà sannita, sia per le presenze nella società di Polcino, Mainolfi e Tarantino, sia per la disponibilità avuta dal club di Vigorito per rispondere all’esigenza stadio mossa dalla Juve Stabia
“Uno dei primi placet è arrivato proprio dal Benevento grazie al sindaco, al presidente Vigorito e al Prefetto. Peccato sia arrivato un giorno dopo rispetto al via libera da Piacenza, ma alla fine giocheremo tutte le nostre partite al Menti. I lavori relativi alla sala Var, sala doping, torre fari e allargamento perimetrale della recinzione stanno procedendo bene e puntiamo a chiudere quanto prima questa commissione per avere il nulla osta. E se tutto è confermato potremmo pensare di giocare anche il 4 agosto in casa”.
Un lavoro proiettato a una stagione che si prospetta dura per una neopromossa ma la voglia di fare bene non manca assolutamente.
“Dobbiamo puntare a mantenere la categoria – continua il presidente Langella – perchè siamo una neopromossa. Il nostro ingresso nella categoria deve essere affrontato attraverso step, senza fare il passo più lungo della gamba. Questo sarà un anno difficile per diversi aspetti, in primis quello economico. Ci sono meno soldi per la B e non c’è ancora un contratto per cui è difficile programmare senza sapere quanto possiamo sfruttare. Soldi che, se dovessero mancare, dovremmo mettere noi. Insomma si tratta di una bella scommessa nella quale dovremo lavorare tantissimo”.
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