L’ombra di una parentopoli al Festival delle Ville Vesuviane, nota rassegna di teatro, danza e musica? La 35esima edizione, presentata due giorni fa, è in calendario dal 4 al 28 luglio in Villa Campolieto a Ercolano. La manifestazione è sostenuta da Ministero della Cultura e Regione Campania, e promossa dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane. Ma in contemporanea al lancio, hanno cominciato a girare certe voci. Una segnalazione è giunta anche alla redazione di Anteprima24. Qualcuno ha storto il naso, per la presunta presenza in cartellone di alcuni spettacoli. Cosa ci sarebbe da ridire? Sarebbero prodotti dalla società In Scena, diretta da Giuliana Tabacchini, anche apprezzato direttore artistico del Nuovo Teatro San Carluccio a Napoli. È la figlia di Bruno Tabacchini, direttore artistico del Festival Ville Vesuviane. Non si metterebbe in discussione la qualità dell’offerta artistica, questo va detto. Tuttavia, se confermato, l’incrocio familiare potrebbe apparire quantomeno inopportuno.
Anteprima24 ha potuto visionare documenti riservati. Vi è riportata la dicitura “contratto festival 2024”, la data inserita accanto è il 20 giugno scorso. Sarebbero relativi alla kermesse. Tra le diverse società coinvolte, vi compare in effetti il nome della In Scena srl. Altre carte fanno riferimento ad una performance teatrale, inserita nel cartellone (che in tutto propone 23 eventi). Alla voce compagnia, per questa prestazione, spunta proprio la In Scena srl. Abbiamo dunque contattato, per un chiarimento, i responsabili dell’ente e del Festival. Il presidente della Fondazione, Gennaro Miranda, ci ha invitato per le “questioni gestionali” a “rivolgersi agli uffici amministrativi”. Anche Bruno Tabacchini si è chiamato fuori, dicendo di “parlare con la direzione dell’ente, che ha fatto questa scelta”. Spiegazioni, invece, le ha fornite Roberto Chianese, direttore generale della Fondazione. Lui ha però smentito ogni rapporto dell’ente con la In Scena srl. “Non mi risulta – ha dichiarato – non ci sono contratti in essere”. Sul punto, Chianese si è mostrato categorico. “I contratti, quando verranno stipulati – ha precisato -, saranno resi pubblici per la trasparenza, quindi saranno facilmente verificabili”. Per cui “al momento assolutamente con In Scena non abbiamo rapporti”.
Discorso diverso per un’altra compagine societaria. “Con Bruno Tabacchini, nostro direttore artistico, che ha una società che si chiama Suoni & Scene – ha spiegato Chianese -, c’è questa rassegna che lui ha ideato, che comprende dei giovani talentuosi, e quindi là l’ideazione è sua, la produzione è sua, e ci sono degli attori che vanno poi avviati con l’Enpals, e quindi se ne occupa lui come ente di produzione”. La collaborazione della Suoni & Scene srl, appunto, riguarderebbe il Festival delle Ville Vesuviane. “Ma con Bruno Tabacchini è normale, è il nostro direttore artistico” ha sottolineato il direttore generale della Fondazione. Insomma qui non ci sarebbe nulla di cui meravigliarsi, stando al dirigente. “È una stessa rassegna, I Corti di Teatro – ha aggiunto -, sono cinque repliche di questi giovani che vanno avviati. Ed è un solo contratto”. Questa, in pratica, la versione ufficiale della Fondazione.