di Valentina Scognamiglio
Come resistere al fascino di un ristoratore dall’accento romano che con la sua allegria ha giocato tutto il tempo con il pubblico?
Semplice, non si può. Tra una battuta e un aneddoto Francesco Panella, insieme Al ceo Fabrizio Ievolella, ha raccontato la sua lunga esperienza con il programma televisivo ‘Little Big Italy’.
Un format tutto italiano ormai alla settima edizione, con più di sessanta capitali visitate racconta, attraverso la cucina italiana, le storie di ristoratori italiani emigrati all’estero in cerca di fortuna. Storie che come ha raccontato lo stesso Francesco, hanno lasciato più volte lui e tutta la troupe talmente emozionati da avere difficoltà a riprendere con le riprese.
Ed è probabilmente questo il segreto del successo del programma, in un mondo televisivo pieno di cuochi despota e aggressivi, ‘Little Big Italy’, mostra il bello della ristorazione, ricordando che dietro la cucina di un ristorante italiano in una città straniera c’è quasi sempre una famiglia che, pur amando profondamente il suo paese, è stata costretta a lasciarlo in cerca di una vita migliore o di un sogno da rendere realtà.
Francesco ha così raccontato che tutti i ristoratori che ha incontrato in questi anni hanno ammesso di desiderare di tornare in Italia e anche lui ha confessato che nonostante i quindici anni trascorsi tra gli U.S.A. e l’Italia per via dei suoi ristoranti sparsi nei due paesi, ogni volta che l’aereo tocca la pista di atterraggio di Fiumicino per lui è un’immensa gioia.
E così, il carismatico ristoratore ha svelato che il piatto più riprodotto della cucina italiana all’estero è la carbonara che però non riesce mai, a volte nemmeno se preparata dai ristoratori italiani, che per esigenze di clientela, modificano la ricetta secondo il gusto terrificante delle altre nazioni e “Ce mettono la panna” che equivale e una vera è propria bestemmia culinaria per noi italiani.
Prima di ricevere il premio proprio per il programma, creato ad hoc con Ievolella, ha raccontato che proprio con lui sta girando la prima stagione di un nuovo format impiantato su come trascorrere il week-end nello stesso luogo ma secondo tre diversi punti di vista, anche economici, in modo da poter dare spunto a tutti su come passare un fine settimana alternativo.
E così Francesco, che appena giunto sul palco di piazza Torre ha rivelato di essersi innamorato della nostra splendida città al punti di volerci tornare per piacere personale, ha lasciato il festival con il suo premio tra le mani mentre il pubblico si alzava per andare a scattare una foto con lui.