Vigili del fuoco al lavoro da ore a Napoli su un incendio che sta interessando una vasta discarica abusiva ad est della città e dal quale scaturisce un fumo intenso che sta creando disagi ai residenti della zona interessando anche l’area dei caselli all’ingresso dell’autostrada Napoli-Salerno.
La zona, negli anni, è stata molte volte teatro di incendi dolosi alcuni dei quali hanno coinvolto anche campi rom ancora presenti ai margini della discarica.
“Una terra che brucia, una terra che piange. Via Mastellone ex campo Rom brucia ancora, anche stamattina, hanno ancora il coraggio di parlare di autocombustione? È stato attivato anche l’elicottero della Polizia di Stato – ha dichiarato la consigliera indipendente Marìa Muscarà -. Sono anni che denunciamo, anni che questa terra continua a bruciare, intanto il comune non è stato capace neanche di sbarrare la strada di accesso all’ex campo, con dei dissuasori, per evitare nuovi sversamenti, insomma forti con i deboli, deboli con i forti. Dov’è l’incaricato dal governo per la terra dei fuochi? Dov’è la commissione regionale per la Terra dei fuochi cancellata dal governatore De Luca con la complicità del fu Movimento 5 Stelle, per nascondere questi orrori? L’incaricato in prefettura, unica figura in tutte le regioni con questo specifico compito, e da me sollecitato ripetutamente ancora non risponde alla mia richiesta di incontro. Intanto i cittadini continuano a respirare questi veleni e ad ammalarsi. Giusto per ricordare, la figura dell’incaricato alla Terra dei Fuochi, si pone al di fuori dal consueto schema territoriale della rete delle prefetture, opera normalmente sul territorio fra le province di Napoli e Caserta ed il territorio è noto come “Terra dei fuochi”, a causa della forte presenza di rifiuti abbandonati e di conseguenti roghi in queste zone. I compiti dell’incaricato sono le azioni di impulso e raccordo fra i diversi enti e organi competenti in materia, al fine di realizzare una migliore attività di supporto alle Prefetture nel rapporto con gli enti locali e le altre istituzioni interessate” – conclude Muscarà.