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E’ stata un’esperienza indelebile, bellissima, esaltante: peraltro ho conosciuto tante persone e ne sono stato formato”. Il colonnello della Guardia di Finanza Eugenio Bua ha voluto  salutare con queste parole ai piedi dell’Arco Traiano il 250esimo anniversario della fondazione del Corpo e gli anni del suo comando. Risultati molto lusinghieri quest’anno che ben concludono il triennio a guida del colonnello Bua. La cerimonia di celebrazione dell’anniversario ha visto la partecipazione questo pomeriggio di autorità civili religiose militari, a partire dal Prefetto Carlo Torlontano con il Procuratore Aldo Policastro, il vicario dell’Arcidiocesi don Franco Iampietro, il Comandante della Polizia Penitenzia Gianfranco Marcello,  il parlamentare Francesco Maria Rubano, il vice sindaco Francesco De Pierro, il Presidente della Provincia Nino Lombardi. Presenti i gonfaloni del Comune e della Provincia di Benevento. Dopo la lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dell’Ordine del giorno speciale del numero uno della Guardia di Finanza, il generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro, è intervenuto il colonnello Bua. Nel periodo del 2023 e i primi mesi del 2024  la Guardia di Finanza di Benevento ha eseguito circa 2.000 interventi ispettivi e concluso 668 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria mission istituzionale. L’azione del Corpo nel settore delle entrate è volta all’obiettivo di realizzare concretamente la riduzione dell’evasione fiscale, contribuendo all’incremento del gettito da accertamento e garantendo, nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria, l’apprensione dei beni indebitamente accumulati attraverso la commissione di reati tributari. Questi i dati principali che il colonnello Bua ha illustrato nella sua relazione ai piedi dell’Arco di Traiano e successivamente il comandante ha annunciato che è ormai prossimo il trasferimento  del Comando provinciale dall’attuale sede di via Stanislao Bologna al Viale degli Atlantici in uno dei corpi di fabbrica del complesso noto come ex Caserma Pepicelli. Il nuovo comando acquisirà una sede di gran lunga più ampia e funzionale di quella attuale. A conclusione dell’evento la consegna di ricompense di ordine morale ai militari che si sono maggiormente distinti nell’adempimento delle molteplici attività di servizio. I finanzieri hanno eseguito 282 interventi ispettivi, 38 dei quali nei confronti di “Evasori totali” e di 92 indagini delegate dalla magistratura. La base imponibile sommersa, rilevata nel corso delle attività di verifica e controllo fiscale, è di oltre 47.493.141 di euro, di cui 21.345.114 nei confronti di evasori totali, con una maggiore imposta constatata (I.V.A) per un totale di 14.587.934 di euro. Le persone denunciate per irregolarità che configurano reati fiscali sono stati 74, mentre l’ammontare del valore dei sequestri a fronte degli illeciti scoperti è di 1.537.901 di euro nonché 2.300.414 di euro relativi alla scoperta di compensazione/rimborso di crediti non spettanti. Sono stati condotti controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, a fronte dei complessivi 279 interventi effettuati nel comparto, sono conseguite denunce all’Autorità Giudiziaria nei confronti di 78 persone, 65 delle quali hanno riguardato illeciti connessi all’illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”, per un importo dei contributi indebitamente percepiti di oltre 1.200.000 euro. Sono state denunciate 15 persone per reati in materia di corruzione e altri delitti contro la pubblica amministrazione. Effettuati accertamenti patrimoniali nei confronti di 88 persone, di cui 51 persone fisiche e 37 persone giuridiche, a seguito dei quali sono stati sottoposti a sequestro beni per un valore di circa 4.811.000 di euro. Sono stati eseguiti 1.263 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. A contrasto dei reati fallimentari, l’azione di servizio svolta, ha consentito l’accertamento di condotte distrattive per euro 557.386, la denuncia di 32 persone. Significativi, poi, sono i risultati conseguiti nell’attività di contrasto ai traffici illeciti, ottenuti mediante un accurato controllo del territorio provinciale, per l’acquisizione “sul campo” di elementi utili in funzione di integrazione ed attualizzazione delle attività di monitoraggio ed analisi del tessuto economico-finanziario del territorio, oltre che per l’immediato intervento repressivo rispetto ad eventuali traffici illeciti in atto, cui partecipano, integrando le diverse competenze, le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del Corpo, anche mediante l’attuazione di coordinati piani d’’azione. In tale ambito si registra il sequestro di circa 721 grammi di droga di varia specie e la denuncia di 10 persone, 6 delle quali in stato di arresto. Gli interventi a tutela dell’ambiente hanno consentito di denunciare per illeciti di specie 9 persone e sequestrare 16 terreni con rifiuti speciali ed industriali ivi depositati. Numerosi sono stati stati i risultati a contrasto della contraffazione, tutela del Made in Italy ed alla tutela della sicurezza dei prodotti, settore doove sono stati effettuati 61 interventi, in esecuzione di dispositivi pianificati, che hanno determinato la denuncia di 21 persone e 26 segnalate ai fini amministrativi ed il sequestro di circa 524.000 prodotti di vario genere. L’impegno nel contrasto alle posizioni di lavoro irregolare ha consentito di scoprire 112 lavoratori in nero e/o irregolari e verbalizzare 66 datori di lavoro. L’azione del Corpo nel settore delle ‘Entrate’ è volta all’obiettivo di realizzare concretamente la riduzione dell’evasione fiscale, contribuendo all’incremento del gettito da accertamento e garantendo, nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria, l’apprensione dei beni indebitamente accumulati attraverso la commissione di reati tributari. Il colonello Bua ha sottolineato: “Samo soddisfatti. Abbiamo raggiunto risultati  strategici nella tutela dell’entrate della spesa pubblica”.